CULTURA : Premio Nazionale Elio Pagliarani 2019 a Walter Pedullà, Valerio Magrelli e Fiammetta Cirilli
Roma, 14 novembre 2019 – Al Teatro Argentina il Premio Nazionale Elio Pagliarani alla carriera per il 2019, è stato consegnato a Walter Pedullà con le seguenti motivazioni, lette ad una sala gremita da Andrea Cortellessa: È difficile immaginare, oggi, qualcosa di paragonabile al rapporto intrinseco, verrebbe quasi da dire carnale, che per decenni ha legato Elio Pagliarani a Walter Pedullà: il poeta al suo critico, ma anche il critico al suo poeta. Una solidarietà, non solo letteraria e non solo politica, che legava due temperamenti diversi, come distante è la loro origine geografica (che conta, e molto, per entrambi); ma misteriosamente fatti per accordarsi in quella che, più che un’amicizia, è stata una forma di prolungata telepatia. Ha raccontato una volta Walter il modus operandi dell’antologia che curarono nel ’64, I maestri del racconto italiano: per ogni autore prescelto insieme, il critico selezionava tre racconti e il poeta compiva, fra questi, la scelta finale. Un’alternanza di sguardi, un chiasmo di punti di vista che la dice lunga, pure, su quanto abbia contato la narratività nella poesia dell’uno, ma anche l’energia dell’invenzione poetica nella narrativa che sempre ha appassionato l’altro”. L’artista Elisabetta Benassi ha consegnato come premio al professore, un’opera d’arte originale, un frottage della serie «Safari».
Per la poesia edita è stato premiato ‘Il commissario Magrelli’ di Valerio Magrelli (Einaudi): “Con un duro esercizio espressivo attraverso una fibra argomentativa a maglie larghe tessuta da una sintassi provvista dell’icasticità del fumetto, Magrelli in doppia veste di commissario e di suo narratore, formalizza il quotidiano sdegno e la meraviglia per una cronaca sofferta fisicamente. Accarezzata dall’ironia sociale mattutina e poi bastonata filosoficamente da una satira vera non caricaturale né parodistica, alla maniera dell’amato e citato Swift, è la filigrana dello scempio cogestito da delinquenti compulsivi, pubblico ebete e istituzioni corrive, nei confronti più che delle regole morali della umana pratica della ragione. Il piano formale attento delinea una prosasticità apparente, Magrelli è, come l’alter ego poliziotto, un indagatore poetico che agli indizi precisissimi fa fare il gioco anche sonoro delle metafore così che il narrato si dinamizza e il dichiarato convince. E un genere nuovo sembra costituirsi, la satira in versi in mezzo a tanta ormai esangue comicità”.
Per la sezione Poesia inedita, è stata premiata la raccolta “assemblatz” di Fiammetta Cirilli. In “assemblatz” di Fiammetta Cirilli i testi si accampano, esplosi e scarnificati, sulla pagina, nella forma del frammento sospeso tra prosa e verso, dissimulando il ritmo nella materia spigolosa delle sillabe e delle catene sintattiche spezzate, per dare conto del brusco interrompersi del senso, mentre lo si cerca, ma anche per radunare il caos: assemblatz, appunto. Un lemma che dalla tradizione trobadorica potremmo tradurre come “assemblato, unito” ma anche “intuìto”, e che in questa raccolta funziona come una formula ripetuta per suscitare la parola (è infatti l’attesa della sua comparsa, nella figlia piccola; o l’osservazione della forma che prende o non prende, la lingua, tra gli allievi di una scuola); assemblatz è soprattutto un’ecolalia con cui si evoca, tra reticenza e ridondanza, scopo e gioco, l’apparizione primaria del linguaggio”.
Non è stata invece assegnata l’opera Innovazione tecnologica e fusione dei linguaggi.
Il premio è una delle attività dell’Associazione letteraria Elio Pagliarani dedicata allo studio della poesia contemporanea. Il Premio Nazionale Elio Pagliarani ha lo scopo di promuovere e valorizzare, nello spirito sperimentale del poeta, la scrittura poetica e la ricerca letteraria che dimostrino qualità creative ed espressive originali nell’innovazione linguistica ideato dall’Associazione Letteraria Elio Pagliarani e promosso da un comitato di cui fanno parte tra gli altri la Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS) e Nevio Vici.