Cosa hanno in comune un musicista, un architetto, un sommelier, un matematico, uno scalatore, un giocoliere, uno scacchista, un golfista, un profumiere e uno chef? Un cervello allenato. Sono, cioè, Expert Brains: appartengono a quella categoria d’individui che, grazie ad un estenuante allenamento, hanno sviluppato una particolare abilità ed eccellono in essa. Al punto che il loro cervello si è modellato di conseguenza. L’autore di questo volume, partendo proprio dagli chef, spiega cosa ha in comune il loro cervello e quali abilità condividono con i musicisti o gli scalatori rispetto, invece, agli scacchisti, architetti o sommelier. Ma va anche oltre. Parla di come fa il cervello a tornare a funzionare dopo una lesione o cosa succede al cervello quando si allena e si gonfia troppo o prova dolore. Per arrivare a spiegare che cos’è la Creatività e di come si possa studiare e quantificare anche nella nostra vita privata. Gli argomenti sono trattati intervallando il racconto anche con un immaginario dialogo con uno studente un po’ troppo curioso. Forse, un futuro Expert. Antonio Cerasa (1976), è un neuroscienziato e lavora come ricercatore presso l’IBFM-CNR. Inoltre è part-time lecturer di Psicologia delle Comunicazioni e Psicologia del Lavoro presso il CDL di Sociologia dell’Università di Catanzaro. Il Premio è stato consegnato a Roma, presso la sede del CNR, nel corso di una cerimonia pubblica presieduta da Giorgio De Rita, segretario generale del Censis. All’edizione 2017 del Premio, hanno partecipato circa 200 autori e autrici da tutta Italia con più di 200 libri e 250 articoli di divulgazione scientifica. Ha presentato la manifestazione Paolo Di Giannantonio, giornalista del TG1.
Sono intervenuti nel corso della manifestazione: Massimo Inguscio Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Giorgio De Rita Segretario generale del Censis presidente del comitato scientifico del Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica; Sesto Viticoli Vice Presidente dell’AIRI (Associazione Italiana per la Ricerca Industriale); Maria Amata Garito Rettore dell’Università Telematica Internazionale Uninettuno; Stefano Sandrelli Astrofisico, lavora all’INAF e si occupa di didattica e di divulgazione collaboratore con l’ESA e Rainews; Emilia Chiancone Presidente dell’Accademia Nazionale delle Scienze; Alessandro Finazzi Agrò già Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata; Francesca Giofrè del Dipartimento Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura, Sapienza Università di Roma; Giovanni Paoloni Direttore Scuola Speciale per Achivisti e Bibliotecari, Sapienza Università di Roma; Laura Castellucci del Dipartimento di Economia e Finanza, Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Il libro di Antonio Cerasa ha conquistato il primo posto anche nell’area delle Scienze Biologiche e della Salute, una delle 5 aree in cui è suddiviso il Premio Nazionale di Divulgazione Scientifica.
L’Associazione Italiana del Libro ha inoltre consegnato un premio speciale in nome di Giancarlo Dosi a Samantha Cristoforetti e Stefano Sandrelli per il loro libro “Nello spazio con Samantha”, Feltrinelli.
Nell’area delle Scienze matematiche, fisiche e naturali si è aggiudicato il primo primo premio Andrea Cimatti, con il libro L’Universo oscuro – Viaggio astronomico tra i misteri del cosmo, pubblicato da Carocci Editore, 2017. Il cielo stellato offre uno spettacolo meraviglioso e suggestivo. Ma che cosa si nasconde dietro alla luce delle stelle e della Via Lattea? Per comprendere come è fatto l’Universo, quanto è grande, da cosa è composto, quando è nato e come evolverà, il libro offre una panoramica che parte dalla Terra e arriva al Big Bang, penetrando anche nel piccolissimo mondo di atomi e particelle. Pagina dopo pagina, prende forma un Universo che suggerisce più quesiti delle risposte che oggi è possibile fornire. E si scopre così che il 95 per cento del suo contenuto è ancora oscuro e ignoto. Il linguaggio accessibile a tutti e le numerose illustrazioni aiutano il lettore ad affrontare le grandi domande sull’Universo. Andrea Cimatti (1964), Scienziato visitatore presso European Southern Observatory ESO, Garching (Germania). Postdoctoral fellow e visitatore pres-so University of California (Livermore e Berkeley) (1995-1996). Ricercatore astronomo presso INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri (1994-2003). Astronomo Associato presso INAF, Osservatorio Astrofisico di Arcetri (2003-2006). Professore ordinario presso Università di Bologna, Dipartimento di Fisica e Astronomia (DIFA) (dal 2006).
Il primo posto nell’area delle Scienze dell’ingegneria e dell’architettura è stato conquistato da Ilaria Giannetti, con il libro Il tubo Innocenti – Protagonista invisibile della Scuola italiana di Ingegneria, edito da Gangemi, 2017. Questo libro racconta la storia di quello che familiarmente si chiama il “tubo Innocenti”: più precisamente, di un piccolo giunto di acciaio che, inventato da Ferdinando Innocenti nel 1934, permette il bloccaggio di due tubi e il conseguente allestimento di spettacolari castelli. Fino alla metà degli anni ‘60, il sistema tubo-giunto Innocenti ha avuto, però, una vita parallela: una storia avventurosa al fianco delle grandi strutture. Ed è questa che qui si racconta. Una vita in cui il tubo-giunto è il migliore complice, il ghost writer, del successo della Scuola Italiana di Ingegneria. Complice dei successi del cemento armato, grazie anche ai perfezionamenti suggeriti da Pier Luigi Nervi e Riccardo Morandi, la centina Innocenti diventa la bellissima “primadonna” del cantiere artigianale ed è protagonista dell’affermazione della Scuola italiana di Ingegneria. Coinvolta anch’essa nel declino degli anni settanta, lascia il posto a sistemi costruttivi industrializzati, rimanendo però uno dei prodotti più tipici del design “Made in Italy”. Ilaria Giannetti (1982), architetto, è ricercatore post-doc per il progetto “SIXXI – Storia dell’ingegneria strutturale in Italia”, coordinato da Sergio Poretti e Tullia Iori, presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Dottore di ricerca in “Ingegneria edile: architettura e costruzione”.
Al libro di Francesca Masini e Nicola Grandi, Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sul linguaggio e sulle lingue, edito da Caissa Italia, 2017 è andato il primo premio nell’area delle Scienze dell’uomo, filosofiche, storiche e letterarie. La linguistica è la scienza che si occupa delle lingue umane e della facoltà del linguaggio che caratterizza Homo Sapiens. È una disciplina multiforme, che interagisce con altri ambiti del sapere, dalla genetica alla biologia, dall’archeologia all’antropologia, dalla sociologia alle neuroscienze. Nonostante la centralità che il linguaggio ricopre nella nostra vita, e nonostante il lavoro dei linguisti sia alla base di molti strumenti che usiamo ogni giorno (dizionari, ricerche su Google, riconoscimento vocale, ecc.), la linguistica e il mestiere del linguista sono poco noti al pubblico non specialista. Tutto ciò che hai sempre voluto sapere sul linguaggio e sulle lingue è il primo volume divulgativo sulla linguistica in lingua italiana. È dedicato alla memoria di Tullio De Mauro. Francesca Masini (1979), è professoressa associata all’Università di Bologna dove insegna Linguistica generale, Teoria del lessico e Semantica. Nicola Grandi (1973), è professore ordinario all’Università di Bologna, dove insegna Linguistica generale Sociolinguistica e Tipologia linguistica.