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Dopo una esperienza al Globo, è entrata nella redazione de Il Secolo XIX, il più importante quotidiano genovese, nel quale ha ricoperto gli incarichi di inviato speciale, capocronista durante il G8 del 2001 e vicedirettore fino al 2005; da quell’anno collabora con Il Corriere della Sera. Ha vinto il Premio giornalistico Saint Vincent, conferito dalla Presidenza della Repubblica.
Federico Costa è uno dei firmatari, insieme al padre Giacomo e ai fratelli, dell’atto notarile che fonda nel 1910 la Ditta Costa, in attività commerciale dalla metà dell’Ottocento. Responsabilità imprenditoriale e fede cattolica sono i due cardini sui quali la Famiglia Costa costruisce un impero industriale (dall’olio al tessile, dal settore immobiliare a quello meccanico, dall’armamento delle navi alla Costa Crociere).
Angelo Costa, il primo Presidente di Confindustria dopo la Seconda Guerra Mondiale, è stata la personalità più forte espressa dalla Famiglia, ma questo libro racconta le vicende, umane ed imprenditoriali, delle diverse generazioni, i valori, le battaglie, le vittorie e le sconfitte. Con i Costa si è identificata una città intera, Genova!
I Costa rappresentano un caso di capitalismo famigliare dalle caratteristiche uniche, con la loro determinazione a preservare da una parte la originaria forma societaria, e dall’altra i dettami morali degli anziani e uno stile di vita comune. La storia si dipana dal porto ai grattacieli, dai piccoli paesi della Puglia a quelli dell’Argentina, dai filatoi dell’entroterra ligure alle eccellenze delle sete comasche e dell’alta moda parigina, dai piccoli battelli alle grandi navi da crociera. Ma è anche la storia di come i Costa, uomini e donne, abbiamo affrontato gli anni durissimi della crisi cercando di trovare adeguate soluzioni, senza perdere la loro identità originaria !
Ed. Gli Specchi Marsilio, pag. 318, recensione di Franco Vivona