Vorrei parlare dei miei amori profondi, i libri. E oggi, per iniziare, di quelli di un autore che ho letto di recente e che mi hanno favorevolmente impressionata.
Si tratta di Gianfranco Iovino, emergente scrittore romano, vissuto in Campania ed ora trapiantato al nord. Giornalista, compositore teatrale e di musica leggera, si presta ad opere benefiche collaborando con varie associazioni di volontariato. Per il suo costante impegno ha ottenuto onorificenze e premi. Nei suoi libri tratta argomenti disparati, ma il filo conduttore di fondo è sempre l’amore, nel senso più ampio del suo significato, spettro colorato d’emozioni in tutte le sue sfaccettature. I suoi libri sono scritti con garbo, in maniera semplice, coinvolgente ed incisiva, ricchi di una particolare passione, messi in essere da questa sensibile ed eclettica penna. In “Cuori nella tormenta” suo romanzo d’esordio, parla di un romantico amore nato sul web, agli albori delle prime chat, prima ancora che nascesse Facebook e siti simili. Attualissimo, mette a nudo gli interrogativi odierni sull’uso e sviluppo dei social network. Evidenzia bene, con estrema sensibilità, i risvolti psicologici dei due protagonisti, i loro problemi quotidiani, le solitudini che vi sono a monte, il loro rapporto “avvicinato” e “allontanato” dalla rete. Incuriosita dalla sua abile scrittura, passo all’acquisto del secondo romanzo, “Dietro di me”, dove l’autore racconta di un atto d’amore da parte di un tutore dell’ordine, che libera dalla schiavitù della prostituzione una giovane donna dell’Est, accompagnando poi la sfortunata protagonista, nel suo viaggio verso il riscatto e la libertà. Bella e coinvolgente la trama, attuale il tema della prostituzione, continui i colpi di scena. Iovino per la sua storia prende spunto dal dramma di molte giovani donne che dai loro paesi giungono in quelli maggiormente industrializzati col miraggio d’una vita più fortunata, ma che, prese inesorabilmente con l’inganno, cadono nella turpe rete di sfruttamento. Con estrema perspicacia, poi, l’autore lascia meditare chi legge, sull’esistenza reale di questo problema sociale e su come poterne rimarginare la piaga. Il suo terzo romanzo, “Trame d’amore”, dove già il titolo sottintende un intrigante assaggio, è particolare nella sua tematica. Questa volta il protagonista è un religioso caritatevole, figura carismatica e particolare, diversa dai soliti preti. Questi diffonde i suoi “sermoni d’amore” da speaker radiofonico, avvicinandosi così, via etere, ai cuori di tutti quei tormentati cercatori d’affetto. Un religioso che prima di tutto non dimentica di essere “uomo” con le sue intime difficoltà, destinato a convivere con regole imposte e legate alla propria scelta di vita. Di particolare rilevanza la visione del sentimento dell’amicizia, che lo lega ad un’attenta giornalista il cui sforzo è quello di “cercare” di capire. Il libro ha un epilogo affatto “banale”, tutto da scoprire. In “Oltre il confine”, ultimo romanzo di Iovino, la tematica scelta è ancora profonda, intensa e a tratti molto dura e cruda. Qui l’autore affronta il difficile tema della pressoché quotidiana violenza subita dalle donne. Descrive il percorso tormentato della protagonista caduta in depressione a seguito delle ripetute brutalità ricevute, che prova a dimenticare senza però riuscirvi. Per questo, ad un certo punto della sua esistenza, decide finalmente di liberare tutti gli scheletri posti nell’armadio, affrontando i suoi terrori e le sue fobie con dolore e coraggio. È la visione d’uno spaccato di vita, di un’ardua strada psicologica da percorrere, di un dramma vissuto, occultato e poi affrontato. Insomma una storia ricca di pathos descritta attraverso gli occhi nudi della protagonista. Una storia che graffia, coinvolge ed assorbe d’un fiato il lettore. Quelli di Gianfranco Iovino sono lavori narrativi nel segno dell’originalità e di un realismo spietato e spesso crudo. Storie particolari ed appassionanti, che consiglio vivamente di leggere.
Per ulteriori info ed approfondimenti: “www.gianfrancoiovino.it “.
