Teatro Eliseo – Quattro appuntamenti con Lucia Annunziata

Processo al potere

Roma, 13 aprile – Nella ricca messe di attività che movimentano la vita culturale romana coordinata da Luca Barbareschi e proposta nei due spazi del Teatro Eliseo, non poteva mancare anche una riflessione sul potere. Tematica quanto mai attuale, attorno alla quale si sviluppano una serie di curiosità che suscitano il desiderio di risposte concrete e un interesse crescente. A partire dalle fondamentali domande: “Che cos’è il potere? e “Chi e come lo esercita concretamente?”.

Luca Barbareschi ha ideato in collaborazione con gli Editori Laterza un ciclo di incontri dal titolo complessivo “Processo al potere”, curati e condotti da Lucia Annunziata.

Partendo da storiche definizioni del potere: “Esercizio di forza e di consenso” secondo Max Weber, “relazione giuridica”, come scrive Raymond Aron, “forma di sottomissione, elemento evolutivo della costruzione umana o forza naturale che tutto permea” (Ralph Waldo Emerson), o, seguendo la riflessione della stessa Annunziata, secondo la quale “Il potere è sempre lo stesso, ed è sempre diverso perché in tutti questi suoi modi si è appalesato in forme diverse, intrecciato alla stessa storia umana. Perché della storia umana è il centro e il motore».

Per tutto il mese di maggio, ogni mercoledì, alle ore diciannove, due ospiti d’eccezione discuteranno di un personaggio che oggi rappresenta il potere, otto personaggi, scelti fra narratori, analisti e giudici – essi stessi parte del cambiamento in diversi ruoli e in diverse attività pubbliche – si misureranno con il potere, addentrandosi nelle pratiche visibili, e non, del suo esercizio.

Gli incontri prenderanno il via il primo mercoledì di maggio con una riflessione sul potere religioso e sulla figura di Jorge Mario Bergoglio. Ospiti della serata Mons. Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, ed Eugenio Scalfari, scrittore, giornalista e fondatore del quotidiano “la Repubblica”.

L’11 sarà la volta del potere politico in Europa e dalla leadership di Angela Merkel. Ne parleranno Veronica De Romanis, economista che in due saggi ha delineato il cosiddetto metodo Merkel, e Gian Enrico Rusconi, scienziato della politica e studioso da anni della società tedesca e della storia della Germania nel Novecento.

Mercoledì 18 l’obiettivo è puntato sul potere populista. E quale figura più adatta per descriverlo se non quella di Beppe Grillo? Ospiti della serata la politologa Elisabetta Gualmini e l’editorialista del Fatto Quotidiano Antonio Padellaro.

Gli incontri si concludono il 25 maggio con un’analisi imperniata sulla figura di Matteo Renzi e sul potere della parola. Saranno presenti con Aldo Cazzullo, giornalista che ha dedicato molti dei suoi saggi alla storia d’Italia e all’identità nazionale e Nicola Lagioia, scrittore e Premio Strega 2015.

“ È proprio attraverso lo scontro di opinioni, l’affilarsi di spade e argomenti, il confronto di analisi e visioni che il Potere viene davvero definito” dice Lucia Annunziata e continua:” Mai momento è stato più affascinante dell’oggi per riprendere l’osservazione di questo Totem. Cuspide nel tempo fra democrazie occidentali in decadenza e rivoluzione industriale senza confini, il Potere attuale è in pieno cambiamento, forte e debole, attraversato da rotture di classe, di geografia, di religioni, di genere, di razze, di generazioni e come mai prima personalizzato, materializzato nel “fattore umano” della preminenza dei leader. Un pugno di uomini e donne che possono fare o disfare la differenza”.

Ecco su quel “fattore umano” e sul quel “fare o disfare la differenza” si rifletterà ogni mercoledì di maggio all’Eliseo. Alla fine di questo processo però non ci sarà alcuna sentenza. Ad ognuno degli spettatori, invece, sarà fornito un ricco carnet di elementi di riflessione. Questo, alla fine, è la forma più democratica e corretta del Potere: preparare cittadini consapevoli e offrire loro la possibilità di formulare giudizi personali.

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