Romics 2016 – Festival internazionale del fumetto, animazione, cinema e games

Riflessioni di un alieno del XX secolo tra i Millennials alla 20° edizione della rassegna

Roma, Domenica 2 Ottobre – Alla Nuova Fiera di Roma si chiude oggi la XX edizione di ROMICS, Festival internazionale del fumetto, animazione, cinema e games.

L’evento, che dal 2013 si tiene due volte all’anno (aprile e ottobre) presso il polo espositivo sulla Via Portuense, ha progressivamente mutato la sua impostazione, seguendo la rapidissima evoluzione che queste arti espressive hanno registrato dal 2001 ad oggi.

Tra gli eventi più attesi il Romics Cosplay Award, che prevede per i vincitori la partecipazione alla gara mondiale del World Cosplay Summit di Nagoya in Giappone.

Per “attualita.it”  c’era oggi chi scrive, improbabile alieno del XX secolo inizialmente un po’ smarrito tra i molti entusiasti “Millennials”, digiuno di videogames e di youtubers.

Grazie all’aiuto di qualche “Virgilio” come guida, l’alieno riesce a sopravvivere alla bolgia dei padiglioni espositivi e degli stand commerciali, sempre avvolti dagli aromi degli onnipresenti spacci di junk food, e a capire dopo un po’ che la parte più divertente è di fuori, nei viali e nella passerella centrale affollati dai cosplayers, gli appassionati del travestimento (costume players)che assumono le sembianze di un personaggio preferito, indossando maschere di rigorosa produzione artigianale, molto spesso proprio casareccia.

L’alieno che viene dal passato confessa di non aver compreso, sino ad oggi, la portata del fenomeno, e teme forse di non poterci arrivare in futuro per limiti anagrafici e culturali. Percepisce però l’impegno, la passione e il divertimento di chi pratica il Cosplay.

Qualcuno è un po’ triste e solitario, altri più caciaroni dispensano abbracci annunciati dai classici cartelli “free hugs”. Si distinguono all’attenzione di questo spettatore di mezza età – ed era prevedibile- alcuni cosplayers non giovanissimi, tra cui il quartetto Flintstones – Fred, Wilma, Barney & Betty – a bordo del meraviglioso veicolo che si muove proprio spingendo coi piedi, e la famiglia Shrek & Fiona con figlioletto in passeggino.

Resta evidente che si tratta di una libera espressione della personalità di un individuo, seppur concretizzata nel confondersi in una massa, con grande senso di appartenenza ad una comunità. Ogni libertà è però possibile se non comprime quella del proprio prossimo, né arreca danno o dolore. E questo è il caso dei cosplayers.

La conclusione della visita è sorprendente. L’alieno partiva prevenuto dall’idea della folla, affrontata solo per amor paterno, e ritorna avendo forse capito qualcosa al di fuori del proprio micromondo. E sulle scale di uscita realizza di essersi inconsciamente recato all’appuntamento anche lui in costume, indossando la storica maglia del Torino di Graziani, Pulici e Zaccarelli, che quarant’anni, era il 1976, fa vinse il suo ultimo scudetto.

Dalla Nuova Fiera di Roma è tutto dal vostro cosplayer fuorimoda e fuoriluogo.

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