La prova ultima non sarà un esame, ma un “colloquio” amichevole, in cui dovrà esporre i suoi progetti di “Alternanza scuola-lavoro” dell’ultimo triennio (come se di trienni ce ne fossero di più). Tutto ciò è finalizzato a “trovare una “formula equa che assicuri un’uniformità di giudizio tra gli studenti del Nord e quelli del Sud”.
Che cosa significhi questa espressione che, ormai, supera anche il politichese, dovranno spiegarcelo i legislatori.
A questo fine, un test (il cui significato può essere “test” innanzi tutto, poi, prova, esame, collaudo, saggio, compito) che non avrà alcun rapporto con le due prove di esame e che, ovviamente!, sarà eseguito al… computer. Per l’uso del computer, con installato il programma di correttore grammaticale e ortografico, la mano degli scriventi, oggi è anchilosata e riesce con molta fatica a ripetere quello scrivere che molti anni fa era fluido e veloce ma il processo degenerativo non si ferma anzi, è molto lungi dal farlo, ma siamo nell’epoca dei pulsanti e della “stanza dei bottoni”; basta premerne uno?!…entro breve tempo, e l’osservazione non è un paradosso, non sarà necessario nemmeno quello perché è già realtà la commutazione della voce in forma grafica e basterà parlare per scrivere con il computer e, ahimè!, purtroppo, questo è indice che è in atto una degenerante escalation.
Innanzi tutto la “maturità” era Maturità, vale a dire licenziamento dal Liceo Classico o Scientifico, e quella che oggi è definita impropriamente “maturità tecnica”, era una semplice “abilitazione”; secondo, l’aver conferito a tutti i diplomi rilasciati dagli istituti tecnici, fra industriali e commerciali, l’appellativo di “maturità”, oggi abilita allo studio della medicina, anche chi viene “diplomato” ragioniere o chi esce dall’Istituto Tecnico Nautico, o, paradossalmente, chi consegue il diploma all’Istituto di meccanica di precisione, volgarmente detta orologeria.
A questo, aggiungiamo un “dulcis in fundo”, (poteva mancare?) eliminazione della bocciatura alle classi elementari; sarebbe assurdo oggi che i bambini nascono istruiti e che a dieci anni insegnano, loro, ai genitori, come usare il computer.
Però, “onore al merito”, un minimo di giudizio è riservato alle classi medie nelle quali, gli insegnanti potranno respingere lo studente negligente solo in casi eccezionali che, sappiamo a priori, non esisteranno perché nel caso che si verificassero le necessità, i genitori, possono “tranquillamente” chiederebbero l’intervento di una Commissione d’Inchiesta che,inevitabilmente, rimetterebbe lo studente impreparato nella promozione, pena, l’impopolarità.
Questa sarebbe la scuola “migliore” che si sta profilando all’orizzonte.