Una canzone senza ritornello
Batto i tasti di questa vita
che non sa imprimersi sul foglio
bianco come mondi inceneriti
L’ età dei balconi romantici
è una cicatrice
sulla creta del corpo che si plasma.
Le pause continue delle notti
gracidano ansiti di stagno.
Il vento gonfia liquide mammelle
e fissa appuntamenti
a nuvole viaggianti.
Ho visto tante volte tessere quest’acque
sulle logge dei castelli della mia allegrezza.
Potrei io stessa piovere in me
carezzandomi di rivoli infioranti,
stringermi al mio fianco se avessi paura.
Ho volto ai ritmi della luna
il mio cenacolo di donna cosmica,
ignaro dei cuscini di pietra.
Questo mio cuore
è una canzone senza ritornello,
naviga ignorato spessori di realtà,
infoca gli specchi rutilanti
dove danzano le vette dei monti.
“FranzinaAncona@DirittiRiservati”