AutomobiliNotizie

Dazi USA di Trump sulle auto di tutto il mondo: quali conseguenze

Trump annuncia dazi al 25% dal 2 aprile 2025 sulle auto importate negli USA con conseguenze pesantissime: ora si teme l'escalation

Trump colpisce le auto straniere importate da qualsiasi parte del mondo negli Stati Uniti imponendo una tassa del 25% permanente dal 2 aprile 2025, che il presidente chiama “Giorno della liberazione dell’America”. Per il tycoon, la mossa proteggerà gli USA stimolando la produzione nazionale, e in parallelo aggiungiamo che metterà a dura prova le finanze delle Case automobilistiche: queste dipendono dalle catene di forniture globali. Per i costruttori europei, già pressati dall’invasione cinese e dalle sconfitte in Cina, la mossa di The Donald ha conseguenze pesantissime. 

Trump annuncia dazi sulle auto importate in USA: da dove arrivano le vetture delle Case

Per Tesla, il 100% delle auto vendute negli Stati Uniti arriva dagli USA stessi. Per Ford 77% Stati Uniti, 21% Canada e Messico, 2% altro, mentre per Stellantis 57% Stati Uniti, 39% Canada e Messico, 4% altro. Abbiamo Nissan con 52% Stati Uniti, 31% Canada e Messico, 17% altro.
Quindi GM: 52% Stati Uniti, 30% Canada e Messico, 18% altro. A seguire Toyota: 48% Stati Uniti, 27% Canada e Messico, 25% altro. Infine Kia 33% Stati Uniti, 8% Canada e Messico, 59% altro; e a chiudere Volkswagen 21% Stati Uniti, 43% Canada e Messico, 36% altro.

Le tasse sono anche su tutta una serie articolata di componenti auto. Il 25% si somma a barriere del 2,5% già esistenti sulle auto estere e al 25% sui light truck. A ogni modo, pure le materie prime sono soggette alle tasse sempre da Trump. La maggior parte delle azioni delle Case automobilistiche hanno lasciato sul terreno il 2-3%, da General Motors a Stellantis. 

Trump mantiene la promessa fatta in campagna elettorale: dazi
Trump mantiene la promessa fatta in campagna elettorale dazi

Guerra commerciale dopo i dazi USA

L’Unione Europea promette una reazione anti USA. Ma chi esporta in USA, come l’industria agricola e del vino italiana, teme l’escalation: possono arrivare altre ritorsioni di Trump. Il presidente della Commissione UE Ursula von der Leyen si è detta profondamente rammaricata per la decisione degli Stati Uniti di imporre dazi sulle esportazioni automobilistiche UE: “Le tariffe sono tasse: dannose per le aziende, peggiori per i consumatori, negli Stati Uniti e nell’UE. Che continuerà a cercare soluzioni negoziate, salvaguardando al contempo i propri interessi economici. In quanto grande potenza commerciale e forte comunità di 27 Stati membri, proteggeremo congiuntamente i nostri lavoratori, le imprese e i consumatori in tutta”. Per l’UE, alle prese con l’appoggio all’Ucraina contro la Russia e con l’invasione di auto dalla Cina, adesso una guerra commerciale anti USA sarebbe davvero gravosa da sostenere.

I principali costruttori statunitensi, Ford, GM e Stellantis, tramite un comunicato dell’Associazione professionale dei costruttori americani (AAPC), criticano la mossa affermando come sia cruciale che i dazi doganali non facciano aumentare i prezzi per i consumatori. I tre Gruppi automobilistici hanno dichiarato che continueranno a lavorare con il governo per sviluppare politiche sostenibili che aiutino gli americani, ma chiedono che venga preservata la competitività della produzione automobilistica nordamericana.

Cos’è il Liberation day? 

È il giorno in cui saranno annunciate le tariffe reciproche ai dirty 15, ossia ai 15 Paesi con cui gli Usa hanno il peggior squilibrio commerciale, tra cui Paesi UE. Il tycoon ha sostenuto che da queste misure gli Stati Uniti guadagneranno dai 600 milioni a un trilione in due anni ma ha assicurato i Paesi colpiti che saranno indulgenti. “Potrei valutare una riduzione delle misure se si arrivasse a un’intesa”, ha detto Trump. Non tanto per l’Europa: “Ci ha trattati molto male. Gli europei sono parassiti”. Il Vecchio Continente ha già stilato un pacchetto da 26 miliardi di euro di dazi che si applicheranno dal 12 aprile. Trump ha minacciato l’Unione Europea e il Canada di imporre ulteriori dazi doganali se riterrà che stiano coordinando le loro azioni a scapito degli Stati Uniti, in risposta alla guerra commerciale avviata da Washington. 

author avatar
Matteo Ferrari
Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
Pulsante per tornare all'inizio
SKIN:
STICKY