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Decreto omologazione degli autovelox (d’ufficio): salta la sanatoria, il Ministero blocca tutto

Retromarcia del Ministero delle Infrastrutture: non è consentita l’omologazione d’ufficio degli autovelox: molti Comuni li spengono subito. Salta il decreto omologazione autovelox attraverso il quale il Ministero delle Infrastrutture ha tentato di sanare tutti gli autovelox installati non omologati ma solo dotati di una "approvazione"

Il decreto omologazione autovelox attraverso il quale il Ministero delle Infrastrutture ha tentato di sanare tutti gli autovelox installati (non omologati ma solo dotati di una “approvazione”) è durato qualche ora: ora, il dicastero di Salvini lo ha bloccato, dopo aver ideato lo schema del provvedimento venerdì 21 marzo 2025. Ma cos’ha indotto i tecnici di Porta Pia alla retromarcia frettolosa? Ci arriviamo in sei passi.

1) Codice della Strada del 1993: serve l’omologazione (1993)

Il Codice della Strada del 1993 impone che gli autovelox vengano omologati: articolo 142 comma 6. Non basta l’approvazione, procedura facile e veloce, ma occorre l’omologazione, procedura lunga, complessa, tecnica e costosa. Serve il decreto del ministero delle Imprese affinché gli autovelox siano omologati, una norma che fissi i passaggi burocratici per l’omologa. Da 30 anni, gli autovelox funzionano solo con l’approvazione, grazie alle circolari ministeriali che dicono come omologa e approvazioni siano identiche.

2) Sentenza della Cassazione del 2024 (aprile 2024)

Ad aprile dell’anno scorso, l’ordinanza della Cassazione 10505/2024 stabilisce che la multa da autovelox con la sola approvazione è nulla. Serve l’omologazione. Vince l’automobilista e perde il Comune. Molti Enti locali, spaventati per i ricorsi, spengono gli autovelox.

3) Linee guida dell’Avvocatura che però ammette l’esistenza del guaio (gennaio 2025)

Gennaio 2025: in attesa che siano emanate le norme di omologazione degli autovelox, il ministero dell’Interno emana una direttiva. Motivo la consistente mole di ricorsi vincenti presentati dagli automobilisti dopo l’ordinanza della Cassazione. La circolare dell’Avvocatura di Stato indica ai Comuni le linee guida per difendersi dai ricorsi al Giudice di Pace e ai Prefetti. Sostiene che approvazione e omologazione siano identiche: “Sin dal giudizio di primo grado”, c’è “piena omogeneità tra le due procedure, di omologazione e di approvazione” presentando “elementi, in particolare documentali, che non sono stati esaminati” dalla Cassazione. Ma occhio a cosa dice l’Avvocatura: “Un ricorso per Cassazione volto a censurare il recente indirizzo giurisprudenziale si esporrebbe a una elevata alea di inammissibilità o, quantomeno, di infondatezza”. Il rischio che l’automobilista ricorrente vinca sono enormi.

4) Autovelox da sequestrare immediatamente (14 marzo 2025)

Pronuncia 10365/2025 del 14 marzo: la Cassazione mette la pietra tombale sull’equazione fra approvazione e omologazione. Confermati i sequestri dei rilevatori elettronici di un certo tipo solo approvati.

5) Lo schema di decreto del ministero Salvini all’Unione Europea (21 marzo 2025)

Venerdì 21 marzo 2025, arriva lo schema di decreto Salvini per dire che gli autovelox di ultima generazione approvati a partire da agosto 2017 sono da ritenersi automaticamente omologati. D’ufficio. Non si passa per il ministero delle Imprese. Quanti? Il 12%. Invece, l’88%, quelli approvati prima, dovranno essere disattivati fino all’avvenuta omologazione. Lo schema di decreto deve andare al Tris, il sistema di informazione sulle regolamentazioni tecniche da cui devono passare tutte le norme emanate dai Paesi UE. In pubblica consultazione fino al 24 giugno. Dopodiché dovrà essere modificato ove necessario o pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale italiana. Sanatoria per 12 autovelox su 100. 

  1. Celeritas Mse 2021: decreto dirigenziale n. 401 del 19/08/2024
  2. Tutor 3.0: decreto dirigenziale n. 305 del 20/06/2024
  3. Vergilius Plus: decreto dirigenziale n. 149 del 27/03/2024
  4. Celeritas Mvd 2022: decreto dirigenziale n. 290 del 25/07/2023
  5. Vrs Evo 2: decreto dirigenziale n. 271 dell’11/07/2023
  6. T-Exspeed: decreto dirigenziale n. 236 del 05/06/2023
  7. K53800_Speed: decreto dirigenziale n. 549 del 21/12/2021
  8. Tcs-Traffic control system: decreto dirigenziale n. 378 del 09/09/2021
  9. Autosc@n Speed: decreto dirigenziale n. 356 del 18/08/2021
  10. Celeritas Mvd 2020: decreto dirigenziale n. 349 del 16/08/2021
  11. Aguia Red & Speed: decreto dirigenziale n. 48 del 01/03/2021
  12. Velocar Red&Speed Evo M: decreto dirigenziale n. 5240 del 31/08/2017

6) Il ministero blocca il decreto autovelox non omologati

Oggi, domenica 23 marzo 2025, il ministero delle Infrastrutture stoppa il decreto autovelox non omologati. “Servono approfondimenti”. Cioè? Di base, da 30 anni, i velox non sono omologati e quindi andrebbero tutti spenti e subito. Chissà, ipotizziamo: forse magari l’UE avrebbe avuto qualcosa da contestare sull’omologa d’ufficio contraria al Codice della Strada, ossia alla legge, fonte primaria che prevale sulle circolari dei burocrati.

Comuni in fermento

Intanto, i Comuni attendono. Al di là dei 30 anni di velox non omologati (ormai la partita pare chiusa), ci sono quelli in azione: molti Enti li disattivano. Un’Italia disseminata di scatolotti vuoti. Con spreco di denaro pubblico e una burocrazia tremenda capace di creare il caos totale.

Matteo Ferrari

Giornalista di cronaca e attualità con anni di esperienza sul campo, Matteo Ferrari si distingue per la capacità di raccontare la cronaca, attualità e fatti con passione ed una particolare narrazione personale. La sua penna affilata e la sua passione per la verità lo rendono un punto di riferimento per chi cerca un'informazione affidabile, approfondita e nel contempo sintetica.
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