È morto Brugno Cagli, Musicologo, compositore e direttore artistico
Roma, 30 novembre 2018 – Bruno Cagli ci ha lasciato. Dopo settantasei anni operosi, la maggior parte dei quali spesi per la musica, Lui che amava la Musica e il Bello, ai quali coerentemente per tutta la sua lunga carriera aveva dato impulso appassionato. Musicologo, critico, poeta sensibile e raffinato, autore di sceneggiature teatrali e radiofoniche, di quattro libretti d’opera, aveva una profonda dedizione al suo lavoro che anteponeva a tutto, fin da giovane, quando aveva indirizzato la sua formazione allo studio della musica completandola con la laurea presso l’Università di Roma sotto la guida del musicologo e storico della musica Luigi Ronga.
La stessa passione che lo aveva portato a dar vita alla Fondazione Rossini di Pesaro, che ha curato poi come direttore artistico dal 1971 al 2010, contribuendo alla cosiddetta ‘Rossini Renaissance’ assieme a studiosi come Philip Gosset, recentemente scomparso.
La Fondazione diventa rapidamente operativa nel territorio con il R.O.F. (Rossini Opera Festival) ,stagione di spettacoli legati al nome dell’illustre compositore, appuntamento ormai irrinunciabile che ha proiettato la cittadina balneare nell’ampio palcoscenico del mondo intero.
L’intensa attività di Bruno Cagli si è espressa anche nell’impulso e nello studio critico di pagine musicali bellissime del pesarese appannate dalla polvere del tempo, e nel loro recupero. Bruno Cagli ha ricoperto innumerevoli incarichi artistici: all’Accademia Filarmonica, al Teatro dell’Opera di Roma, al Festival Verdi, e all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, di cui è stato Presidente e Direttore Artistico per 21 anni dal 1990 al 1999 e nuovamente dal 2003 al 2015. Fine scopritore di talenti, durante la sua sovrintendenza ha fatto conoscere e apprezzare in Italia diversi artisti oggi di fama mondiale come Valery Gergiev, Myung-Wun Chung e tanti altri.
Il Maestro Michele dall’Ongaro, che ha validamente raccolto il testimone nella guida dell’Accademia ceciliana, lo ha così ricordato in una nota accorata: “Con Bruno Cagli se ne va una persona buona, giusta, di intelligenza rarissima. Dobbiamo a queste qualità la crescita e lo sviluppo di un’Istituzione fondamentale per la vita culturale e musicale come l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e al suo senso critico, al suo acume analitico gran parte della riscoperta rossiniana di cui tutti oggi possono godere i frutti. Queste sono solo alcune delle qualità di questo illustre studioso, protagonista della nostra cultura, di questo scrittore e commediografo da riscoprire al quale la riconoscenza dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dell’Orchestra, del Coro, di tutto il personale, e in particolare del sottoscritto, vanno senza remore. A ciò si aggiunga il saluto affettuoso di Antonio Pappano legato da antica amicizia e da un solido sodalizio artistico”.
Ai famigliari, le più sentite condoglianze anche a nome della Redazione tutta.