Roma, 18 aprile – Vedi la Champions, ammiri squadre che giocano al mille per cento come il Manchester City e il Tottenham o che insegnano calcio alle cosiddette grandi d’Europa come l’Ajax e capisci che in Italia è un’altra cosa. In peggio, purtroppo. Da noi si gioca a due all’ora, loro vanno a duemila. Da noi si pensa sempre prima a non prenderle e poi a darle, loro studiano solo il modo migliore per fare gol. Problemi di preparazione (basta con la storia che giocare tre partite a settimana stanca, chiedete agli inglesi se è così) e di mentalità. Lo sottolinea anche il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, con il quale spesso non siamo d’accordo, ma con cui, stavolta, concordiamo in pieno. “Mi si è aperto un mondo vedendo Manchester-Tottenham – dice – questo è il calcio. L’Italia è la preistoria del calcio. Sembra che in Italia non ci divertiamo a giocare. Lo spettacolo di ieri è irripetibile in Italia, dove ci nascondiamo dietro una tattica”. Questo, unito alle troppe polemiche che circondano il nostro calcio, è anche il motivo per cui gli adolescenti italiani di oggi non sono più tanto attirati dal pallone che rotola dalle nostre parti, preferendo ad esso una partita della Premier League o addirittura altri svaghi. Urge cambiare in fretta, altrimenti avremo sempre più appassionati ammiratori del calcio inglese (e vai a dargli torto) e sempre meno tifosi delle nostre squadre.