Roma, 16 maggio 2018 – Attenzione, Fabio Fognini è in gran forma! Al termine di una battaglia di due ore e mezza, il giovanotto ligure ha piegato in maniera sofferta ma meritata e perentoria, l’austriaco Dominic Thiem, numero 5 al mondo.
Un campione che nelle ultime settimane si era permesso di eliminare dal Torneo madrileno Rafael Nadal, re incontrastato del Masters 1000 spagnolo nonchè numero uno al Mondo. Quindi, in finale, costringendo Alexander Zverev – il ventenne fenomeno “tedesco di Russia destinato, prestissimo, forse proprio qui a Roma, a diventare “per anni” il Numero Uno assoluto – a sudare le sette proverbiali magliette per aggiudicarsi il Torneo madrileno.
Il match fra il ligure e l’austriaco (fra numero 20 e numero 5), si è disputato su un Centrale gremitissimo all’ora di pranzo, per tenersi lontano dalla pioggia. È risultato spettacolare che di più non si potrebbe, tecnicamente elevatissimo e denso di brividi, emozioni e colpi di scena.
Chi conosce bene il campione ligure – a cominciare dalla signora Flavia Pennetta in Fognini sugli spalti – si è reso conto subito che Fabio era in gran forma. Deciso e sicuro di sé. Con una strategia precisa per mettere sotto psicologicamente l’avversario, cioè imprimere al match un ritmo molto elevato tale da accendere l’entusiasmo del pubblico. Fognini si è gettato sul match con tutte le sue energie con il pubblico a sostegno. Il giovane austriaco ne è rimasto semiannichilito ed il primo set è finito inevitabilmente nelle mani dell’italiano per 6-4.
Ma Thiem è un campione vero, dotato di braccio, testa e fisico. Vanta per giunta un servizio potentissimo e preciso.
Consapevole dei pregi dell’avversario, dopo aver portato a casa il set, Fognini ha deciso che era meglio tirare il fiato lasciando che fosse l’avversario a consumare energie. Limitandosi a giocare di braccio più che di gambe, Fabio ha obbligato Thiem a mettercela tutta per la rimonta. L’austriaco, infatti, è riuscito sì a pareggiato il conto con un netto 6-1 ma ha consumato tantissimo.
Fognini ha acquisito negli anni una capacità straordinaria di leggere il match, di capire dove l’avversario possa soffrire. Per condurre in porto l’accesso agli Ottavi degli Internazionali d’Italia, a lui serviva che il fortissimo rivale arrivasse al terzo set con meno vigore nelle gambe e lucidità e che, soprattutto, il servizio micidiale cominciasse a perdere qualche colpo.
Il terzo ed ultimo set è stato fantastico. Disputato da un Fognini in crescendo fisicamente e tecnicamente ed un Thiem, al contrario, spremuto ed in fase calante. Un campione, ma con qualche sbavatura.
Dunque, Fognini ora, come nel primo set, riprende a lottare come un leone, su tutte le palle. Tremendi i colpi angolati di Thiem cui Fognini ha cercato di rispondere perfino finendo più volte a gambe levate nella terra rossa.
Si va avanti, ognuno mantenendo il primo servizio fino al 3-2 per Fognini. Nessun segnale di cedimento da parte di alcuno.
Al sesto gioco il servizio di Thiem si fa meno decisivo. Le risposte di Fognini restano in campo ed il ligure può sciorinare il suo “braccio” che è forse il più spettacolare ed efficiente in circolazione. Thiem soffre. Il game è eterno. Fognini dispone di ben 5 palle break per portarsi su 4-2.
Ma Thiem riesce a salvarsi ed in extremis a portarsi sul 3-3. Fognini non si dà pace per l’occasione perduta. Scaraventa una palla fuori dallo stadio prendendosi dall’arbitro un bel Warning-ammonizione.
Al contrario di tante altre circostanze, Fabio non perde la testa. Anzi, alla ripresa del gioco, Fognini dà addirittura l’impressione di sapere come finiranno le cose. Appare sufficientemente spavaldo, sicuro di avere sottomesso il più quotato rivale. Si aggiudica il proprio servizio con facilità ed affronta con sicurezza quello dell’avversario. Costringe Thiem a due errori. Sul 30-15 un suo perfetto colpo in contropiede manda Thiem steso a pelle di leone sulla terra rossa. Due palle break per Fognini, aiutato dal proprio servizio l’austriaco riduce. Ma la seconda palla break non tradisce Fognini che conclude le sue manovre prima con lo smash e poi con un rovescio incrociato che impallina Thiem. È il 5-3 e servizio a Fognini.
L’ulitmo game è di quelli che passano agli annali.
Fognini si aggiudica il primo punto grazie ad una buona prima palla di servizio. È lucido, fresco e deciso. Poi accade un incidente che potrebbe creare danni come era successo un anno prima, sempre a Roma, nel match fra il ligure e Zverev: per errore un giudice chiama fuori una risposta di Thiem che invece tocca la linea. Sarebbe stato il 30-0 per Fabio. Invece il punto viene annullato.
Fognini mantiene la calma al contrario di Thiem che, sorpreso da una palla incrociata , risponde con un pallonetto alto. Spiritosamente Fognini accompagna la traiettoria della palla in cielo sventolando con le mani l’aria come la spingesse fuori dal campo. Cosa che in effetti accade suscitando l’ilarità generale. Per la rabbia è l’austriaco a spaccare letteralmente la racchetta. Si arriva così al 40-0 con tre palle per il match sul servizio di Fabio. La prima va in fumo per doppio fallo (il primo della partita). La seconda l’annulla Thiem con un ottimo lungo linea. La terza chance non tradisce perchè Thiem manda fuori una risposta angolata.
È il tripudio di Fognini che indugia a lungo ad arringare la folla per ringraziarla e farle capire quanto essa possa essere importante per realizzare imprese sportive. Come quelle che ancora lo attendono in questi Campionati d’Italia: quarti, semifinale e finale.
Per il momento Fognini ha battuto il Numero 5. Ma il bello deve ancora arrivare!