
Siccome siamo sommersi da minacce di ogni genere, l’UE vuole che ogni Stato membro individui un kit di sopravvivenza di 72 ore per i cittadini, così da resistere a ogni possibile crisi, raccomandando di avere a disposizione sempre un kit di sopravvivenza per almeno 72 ore.
Kit sopravvivenza UE, cosa contiene
Sul kit per le 72, il Commissario europeo alla gestione della crisi Hadja Lahbib spiega in dettaglio il contenuto della borsa di emergenza: documenti di identità in una confezione impermeabile, acqua, una torcia, un coltellino svizzero, fiammiferi e accendino, medicine e cibo in scatola. C’è dentro anche denaro contante perché nel mezzo di una crisi è necessario il contante, visto che le carte di credito potrebbero non essere utilizzabili, più un mazzo di carte, un caricabatterie e una power bank per il cellulare, senza dimenticare gli occhiali da vista. Il Commissario europeo alla gestione della crisi raccomanda ai cittadini di portare con sé il kit necessario per sopravvivere 72 ore in caso di crisi.

Kit di emergenza già definito dalla Francia ed altri stati
In Francia il kit prevede cibo, acqua, medicine, una radio portatile, una torcia elettrica, batterie di riserva, caricabatterie, denaro contante, copie di documenti importanti tra cui prescrizioni mediche, chiavi di riserva, vestiti caldi e utensili di base come coltelli multiuso. I piani di Svezia, Norvegia e Finlandia affrontano anche rischio bellici includendo compresse con ioduro di potassio per incidenti o attacchi nucleari. Nel vademecum della Svezia si parla anche di avere buoni rapporti con i vicini perché potreste averne bisogno in caso di emergenza.
Kit sopravvivenza, la spiegazione del Commissario in tono scherzoso
Nel video pubblicato sui social media Lahbib appare sorridente e rilassata mentre prepara la borsa-tipo per le crisi. Insomma, si sorride per sdrammatizzare.
KIT sopravvivenza, cosa deve contenere un kit per sopravvivere almeno 72 ore
Un kit di emergenza per sopravvivere almeno 72 ore dovrebbe contenere elementi essenziali per la sopravvivenza, organizzati in modo da essere facilmente accessibili in caso di necessità.
Ecco un elenco ipotetico:

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Acqua e cibo:
- Acqua: almeno 3 litri d’acqua potabile a persona, per garantire l’idratazione.
- Cibo non deperibile: alimenti ad alto contenuto calorico e facili da consumare, come barrette energetiche, cibo in scatola, frutta secca e razioni di emergenza liofilizzate.
- Apriscatole manuale: indispensabile per aprire le scatolette di cibo.
Kit di primo soccorso:
- Cerotti e bende di varie dimensioni.
- Disinfettante e garze sterili.
- Farmaci di base (analgesici, antipiretici, antistaminici).
- Forbici e pinzette.
- Guanti monouso.
- Fischietto di emergenza.
Strumenti e attrezzature:
- Torcia elettrica e batterie di ricambio.
- Radio a manovella o a batterie per ricevere informazioni.
- Coltellino multiuso.
- Accendifuoco o fiammiferi impermeabili.
- Sacco a pelo o coperta termica.
- Telo impermeabile o poncho per ripararsi dalla pioggia.
- Cordino resistente.
- Nastro adesivo telato.
- Mappa della zona e bussola.
- Power bank per ricaricare dispositivi elettronici.
Articoli per l’igiene personale:
- Salviette umidificate.
- Sapone e disinfettante per le mani.
- Sacchetti per rifiuti.
- Carta igienica.
Documenti e denaro:
- Copie di documenti importanti (carta d’identità, patente, ecc.) in una busta impermeabile.
- Denaro contante in piccole banconote.
Ovviamente un kit di pronto soccorso/sopravvivenza/traumatologico deve avere attrezzature di sopravvivenza essenziali, forniture mediche di emergenza e va preparato in base alle esigenze specifiche (farmaci personali, alimenti per bambini, ecc.). Dovrà essere conservato in un luogo facilmente accessibile e comunicato a tutti i membri della famiglia della sua posizione. Inoltre sarà necessario verificare periodicamente la data di scadenza degli alimenti e delle eventuali batterie.
Perché un kit di emergenza a livello europeo
L’annuncio arriva a poca distanza dai timori che i politici di Bruxelles esprimono per le presunte mire espansionistiche di Putin verso l’Ovest, specie la Polonia, come possibile seguito della guerra contro l’Ucraina. “Dobbiamo pensare in modo diverso perché le minacce sono differenti, dobbiamo pensare in grande perché anche le minacce sono più grandi”, ha detto il commissario per la Gestione delle crisi Hadja Lahbib. Urge una “nuova mentalità di preparazione”, ha sottolineato il vicepresidente esecutivo Roxana Minzatu: “per aumentare l’efficienza, risparmiare tempo e salvare vite”.
Il tutto mentre i rapporti fra USA e UE si deteriorano, con gli States che sono l’unico ombrello nucleare anti Mosca. Per cui i vertici dell’Unione chiedono anche ai Paesi di creare stoccaggi di forniture essenziali per una miglior collaborazione civile-militare. Per la resilienza delle funzioni vitali della società si guarderà a rivedere il meccanismo di protezione civile, a una strategia di stoccaggio UE o a contromisure mediche, ma anche a istituire uno scudo spaziale europeo per difendere meglio l’UE e gli interessi di sicurezza dei suoi Stati membri.
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