Il papa è morto. Addio a Papa Francesco: il mondo piange un leader di fede e umanità
Papa Francesco è morto, lasciando la Chiesa Cattolica in lutto e aprendo il periodo di Sede Vacante. Mentre si fanno ipotesi sulla data dei funerali, forse il 25 aprile, giorno significativo per l'Italia, la Chiesa si prepara al Conclave per eleggere il suo successore, in un momento di transizione e preghiera per il futuro. I fedeli attendono con speranza parole di conforto e continuità del suo messaggio di misericordia e inclusione.

Città del Vaticano: un’ondata di lutto ha colpito il mondo intero in seguito alla notizia della morte del Papa, comunicata dal Cardinale Farrell, avvenuta oggi, 21 aprile alle 7:35 nel suo appartamento in Vaticano. Il defunto Papa Francesco aveva 88 anni; la sua scomparsa segna la conclusione di un pontificato durato 12 anni, che ha profondamente segnato la Chiesa cattolica e il suo messaggio, che ha espresso con forza le richieste degli emarginati e la cura per il nostro pianeta.
Addio a Papa Francesco
Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, è nato a Buenos Aires, Argentina, il 17 dicembre del 1936, da famiglia di origini italiane. I suoi genitori, Mario José Bergoglio e Regina María Sívori, erano entrambi figli di immigrati italiani in Argentina. Suo padre era originario della provincia di Asti, in Piemonte, mentre sua madre proveniva da una famiglia ligure.
Intraprese una ricerca dell’anima che lo portò a diventare sacerdote gesuita e poi arcivescovo di Buenos Aires. La sua consacrazione a papa, il 13 marzo 2013, segnò un cambiamento epocale: il primo pontefice proveniente dalle Americhe e il primo in assoluto a essere membro della Compagnia di Gesù con la responsabilità di guidare la Chiesa universale.
Papa Francesco, come successore di Pietro, ci ha sorpreso per il suo stile umile e diretto, scegliendo di risiedere nella Domus Sanctae Marthae piuttosto che nel lussuoso appartamento papale e dimostrando una costante attenzione ai più poveri ed esclusi. Questo messaggio di misericordia e inclusione ha risuonato ben oltre i confini della comunità cattolica, toccando il cuore di persone di ogni fede e provenienza.
Papa Francesco, scomparso oggi, è stato il 266° successore di Pietro, Vescovo di Roma e figura centrale della Chiesa Cattolica. Oltre al suo ruolo di guida spirituale per oltre un miliardo di fedeli, deteneva anche la sovranità sullo Stato della Città del Vaticano, essendo stato l’ottavo sovrano della Città del Vaticano e il titolo di Primate d’Italia, posizioni che sottolineano la sua rilevanza sia religiosa che diplomatica a livello globale. Papa Francesco ha segnato la storia della Chiesa Cattolica come il primo pontefice proveniente dal continente americano. Membro della Compagnia di Gesù, è stato anche il primo gesuita a salire al soglio pontificio.

I funerali di papa Francesco
I funerali di papa Francesco si svolgeranno in Piazza San Pietro e saranno presieduti dal Decano del Collegio Cardinalizi con la presenza di cardinali, vescovi, capi di Stato e rappresentanti di altre religioni. Sarà sepolto, come da lui richiesto, nella Basilica di S. Maria Maggiore. La data delle esequie non è stata ancora comunicata, ma molto probabilmente potrebbe essere quella di venerdi 25 o sabato 26 aprile. Papa Francesco aveva espresso il desiderio di essere salutato con un rito più sobrio.
Il magistero di Papa Francesco
Il magistero di Papa Francesco è stato caratterizzato da importanti encicliche come Laudato si’, un appello urgente alla responsabilità ambientale, e Fratelli tutti, un’esortazione alla fraternità e alla solidarietà universale. Papa Francesco ha affrontato con coraggio questioni spinose come la riforma della Curia Romana, la pedofilia nel clero e il ruolo delle donne nella Chiesa, aprendo dibattiti e promuovendo un rinnovamento interno.
I viaggi di Papa Francesco
I suoi numerosi viaggi apostolici lo hanno portato ai quattro angoli del globo, portando conforto e speranza a comunità spesso dimenticate e lanciando appelli accorati per la pace e la giustizia sociale. I suoi viaggi sono stati caratterizzati da attenzione alle periferie, dialogo interreligioso, difesa dell’ambiente e la promozione dei diritti umani:
- Attenzione alle periferie: ha spesso visitato paesi in via di sviluppo e comunità emarginate, portando un messaggio di speranza e solidarietà.
- Dialogo interreligioso: ha promosso incontri con leader di diverse religioni, sottolineando l’importanza della pace e della collaborazione.
- Difesa dell’ambiente: ha portato il suo messaggio sulla cura del creato in diverse parti del mondo, sensibilizzando sull’importanza della sostenibilità.
- Promozione dei diritti umani: ha parlato in difesa dei diritti dei migranti, dei rifugiati e di tutte le persone vulnerabili.
La notizia della morte di Papa Francesco
La notizia della sua morte ha suscitato un’ondata di cordoglio da parte di leader politici e religiosi di tutto il mondo, che hanno riconosciuto in Papa Francesco un faro di guida morale e un instancabile difensore dei diritti umani. I fedeli si preparano ora ai riti funebri e all’elezione del suo successore, mentre il ricordo del suo pontificato, segnato da un profondo spirito evangelico e da una sincera umanità, rimarrà vivo nella storia della Chiesa e nel cuore di milioni di persone
Papa Francesco ha espresso ripetutamente la sua profonda preoccupazione per i conflitti in Ucraina e in Palestina, lanciando appelli accorati per la pace e il dialogo. Le sue esternazioni hanno spesso sottolineato la sofferenza delle popolazioni civili e la necessità di una soluzione pacifica.
Papa Francesco e la guerra
In diverse occasioni, Papa Francesco ha offerto la mediazione della Santa Sede per favorire il dialogo e la pace, ribadendo che la guerra non è mai la soluzione e che solo la fraternità e la solidarietà possono costruire un futuro migliore per tutti. In particolare, in riferimento al conflitto tra Israele e Hamas, ha esortato a ricordare la storia e ha messo in guardia contro un “attaccamento malsano alle ferite e ai pregiudizi del passato” che non può portare a una pace vera e duratura, ma solo perpetuare la spirale del conflitto e della divisione.
Papa Francesco ha espresso ripetutamente la sua profonda preoccupazione per i conflitti in Ucraina e in Palestina, lanciando appelli accorati per la pace e il dialogo. Le sue esternazioni hanno spesso sottolineato la sofferenza delle popolazioni civili e la necessità di una soluzione pacifica.
Condanna della guerra – Papa Francesco ha definito la guerra “una follia” e “una sconfitta per l’umanità”, condannando ogni atto di violenza e distruzione. Ha più volte denunciato la “prepotenza dell’invasore”, sottolineando come la guerra sia un fallimento dell’umanità.
Appello al dialogo e alla pace – Il Pontefice ha esortato le parti in conflitto a intraprendere un dialogo sincero e costruttivo, sottolineando che solo attraverso la negoziazione si può raggiungere una pace duratura. Ha invocato il cessate il fuoco e la fine delle ostilità, chiedendo alla comunità internazionale di adoperarsi per una soluzione pacifica.
Solidarietà con le vittime – Papa Francesco ha espresso la sua vicinanza alle popolazioni colpite dai conflitti, in particolare ai bambini, alle donne e agli anziani. Ha denunciato le violenze e le atrocità commesse contro i civili, sottolineando la necessità di proteggere i diritti umani e la dignità di ogni persona.
Critica alla corsa agli armamenti – Il Papa ha criticato l’ipocrisia dei paesi che parlano di pace ma continuano a produrre e vendere armi. Ha espresso preoccupazione per la corsa al riarmo, sottolineando che le risorse dovrebbero essere destinate a combattere la fame e la povertà, non alla guerra.
Situazione specifica in Ucraina – Fin dall’inizio del conflitto, Papa Francesco ha seguito da vicino la situazione in Ucraina, offrendo la sua preghiera e il suo sostegno al popolo ucraino. Ha invitato ad accogliere i rifugiati e a fornire aiuti umanitari, chiedendo giustizia per le vittime e responsabilità per gli aggressori.
Situazione specifica in Palestina – Il Pontefice ha espresso dolore per il protrarsi del conflitto israelo-palestinese, condannando la violenza e le perdite di vite umane da entrambe le parti. Ha sottolineato la necessità di superare le ferite e i pregiudizi del passato per costruire una pace giusta e duratura, nel rispetto dei diritti di tutti.
PAPA FRANCESCO 266º papa della Chiesa cattolica | |
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Elezione | 13 marzo 2013 (12 anni e 39 giorni) |
Insediamento | 19 marzo 2013 |
Fine pontificato | 21 aprile 2025 |
Motto | Miserando atque eligendo |
Predecessore | papa Benedetto XVI |
Nome | Jorge Mario Bergoglio |
Nascita | Buenos Aires, 17 dicembre 1936 |
Ordinazione sacerdotale | 13 dicembre 1969 dall’arcivescovo Ramón José Castellano |
Nomina a vescovo | 20 maggio 1992 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrazione a vescovo | 27 giugno 1992 dal cardinale Antonio Quarracino |
Elevazione ad arcivescovo | 3 giugno 1997 da papa Giovanni Paolo II |
Creazione a cardinale | 21 febbraio 2001 da papa Giovanni Paolo II |
Morte | Città del Vaticano, 21 aprile 2025 ore 7:35 |
