Quattro passi
Mani in tasca
nell’impermeabile slacciato,
quattro passi
a pensare alla mia vita,
odori, suoni giungono
in questa aria fredda d’inverno,
che scompiglia i capelli e il cuore.
Fievoli luci posandosi lievi,
sgretolano gli intonaci
dalle pareti dei pensieri.
Sei entrato di soppiatto nell’anima, prendendomi silente per mano
senza che m’accorgessi.
Ripenso che nel sole d’estate
mi venivi incontro,
in una folata di vento improvvisa,
che sfiorava restando sulla pelle.
Con quei tuoi occhi tristi
mi hai scelta nel tuo cuore,
la tua calda voce
mi regala i germogli dei tuoi intimi pensieri
nella profondità del silenzio
ai confini inevitabili
delle nostre strade parallele
percorse insieme in presenze costanti e distanti.
Mi sei caro uomo del tuo tempo,
forte, dolce e amaro.
Di Gabriella Tomasino
tratto da :
“Il sentiero delle muse”
di ed. Rupe Mutevole – giugno 2013