Eppure viene il tempo
Eppure viene il tempo
del vento che ci porta lontano,
ma ora guardo l’azzurro,
all’argenteo chiarore della luna
che trasuda la notte.
La mano ricorda
solo l’incanto della tua pelle,
il tuo ricordo che incombe sui miei respiri
e non cheta l’arsura di questo corpo
che ha sete di te.
Non chiederò più di capire
oltre questo giorno
o quello che era ieri,
tra il fiore che germoglia,
sboccia e muore – al sole
tra i pensieri, le ombre
che offendono l’anima.
Cercherò per te
in silenzio l’amore,
quello che ci scalda in eterno.
Cercherò per te
cosa ci porta a capire,
di quello che resta
nel nostro povero cuore
GabriellaTomasino@dirittiriservati