Vago
Non vedo più
il sentiero dei sogni,
gli occhi sono chiusi
ai ricordi felici.
Guardo il mio viso
che perde i contorni,
rimane
una maschera di abisso.
Veglio il buio,
senza fine.
Le memorie
delle tue dolci mani,
ora violente.
Resta di te
un giorno cupo,
grigio,
un essere sconosciuto
tra le mie abitudini.
Vago
per le strade del dolore,
nelle vie della tua indifferenza,
nei vicoli ciechi come te
che si vestono di ombre.
Sei inganno di parole,
il pugno chiuso
sul mio corpo,
da scacciare,
per imparare a vivere.