Vago

Vago

Non vedo più 
il sentiero dei sogni,
gli occhi sono chiusi 
ai ricordi felici.

Guardo il mio viso
che perde i contorni, 
rimane
una maschera di abisso.

Veglio il buio,
senza fine.

Le memorie 
delle tue dolci mani,
ora violente.

Resta di te 
un giorno cupo,
grigio,
un essere sconosciuto
tra le mie abitudini.

Vago 
per le strade del dolore,
nelle vie della tua indifferenza,
nei vicoli ciechi come te
che si vestono di ombre.

Sei inganno di parole, 
il pugno chiuso 
sul mio corpo, 
da scacciare,
per imparare a vivere.


GabriellaTomasino@DirittiRiservati>

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