Ancora con gli 80 euro!

Roma, 28 aprile  –  Il “Sancarlino” era una satira sociale divertente ma profonda e graffiante e, nella sua “chiave” di proposizione, era comunque meglio della (usiamo un termine esterofilo) performance di Renzi a “Porta a Porta”.

La perplessità è stata protagonista incontrastata. Gli interlocutori erano due e persone qualificate nel campo economico, Maurizio Molinari, de “La Stampa”, e Guido Gentili de “Il Sole 24 ore”. A questi possiamo aggiungere Bruno Vespa che non ha mancato di esprimere, a giusta ragione, le sue perplessità sulla logica delle esposizioni di Renzi.

Sono sempre in campo, non i cannonieri o i rigoristi, ma gli 80 euro che dovrebbero significare una riduzione delle tasse e che “da una parte entrano”, per coloro che li percepiscono, ovviamente, e “da un’altra escono”.

Che cosa c’è di nuovo “sotto il sole”, anzi, sotto i riflettori dello studio di “Porta a Porta”? Proprio niente! …anzi, una cosa c’è; l’apertura dell’Enciclopedia delle assurdità.

Renzi ha continuato a confermare la validità dei suoi provvedimenti che non sono economici, ma amministrativi, taglio dei servizi statali, per pareggiare un bilancio che non è stato mai pareggiato, e diminuire il debito pubblico che, invece, aumenta a dismisura, e ha sentenziato, laconicamente che tutto l’andamento della situazione, non è molto, ma dimostra che il suo provvedimento degli 80 euro “si dimostra” indovinato e giusto.

A Roma si dice: “Se consola con l’aglietto”, ma, ad una riflessione, anche superficiale, anche la persona meno competente può accorgersi che da consolarsi… non c’è proprio niente. Teorie nel vuoto, quindi; risultato, il “nulla”, sorretto come sempre da una capacità di trasformare le “chiacchiere” in parole… ma, poi, ci vuole il contenuto perché, siamo nell’economia, l’”abito può anche fare il monaco”, (deformazione socio-culturale della nostra epoca), ma, quando il “monaco” si rivela inesistente… il “baldacchino” cade…

Gli 80 euro, che lui ha definito “diminuzione delle tasse” (che non sono state diminuite) avrebbero dimostrato che il suo provvedimento era indovinato e giusto per cui, concludiamo noi, altrettanto laconicamente, troppe aziende che funzionavano si dimostravano dannose all’economia del paese e lui, provvidenzialmente, le ha fatte chiudere e ha creato disoccupazione a iosa.

Spuntano di nuovo milioni di posti di lavoro creati… ma da che cosa, dalla chiusura delle attività? Vespa, perplesso, e Molinari e Gentili, lo guardano sconcertati e pongono qualche domanda tecnica a cui  lui risponde con meccanismi di economia cervellotici che non si capisce da dove prende e con una gestualità di un regista che spiega alle sue maestranze come sviluppare fotograficamente la sequenza di alcune scene.

Ci chiediamo la ragione di una performance del genere e ci chiediamo ancora se a quello che dice, ci crede anche lui. Ad un certo punto, la sintesi appare chiara; è la sua campagna elettorale e la frase sul chroma key spiega tutto. Il nuovo segretario del PD è il candidato “premier”.

Siamo a “Porta a Porta” e, ad un servizio “pubblico” caratterizzato dal “nulla” non poteva non seguire un altro servizio che, in quanto ad un “nulla cosmico”, la dice lunga; “chi sarà il vincitore di “Ballando con le stelle”?

In una dimensione in cui l’economia è a pezzi, in cui l’EU manda lettere a Gentiloni per notificare la stagnazione dell’economia italiana, la crescita che vogliono ammannirci Renzi e Gentiloni non esiste, in cui, oltre la “delocalizzazione” all’estero delle imprese italiane, esiste anche la “delocalizzazione” all’estero delle forze lavorative italiane e la crescita della disoccupazione in Italia … Beh! … sapere chi sarà il vincitore di “Ballando con le stelle” è di importanza strategica colossale.

Meno male che quello almeno c’è…

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