In questi giorni, assistiamo al blocco della circolazione stradale in quanto i valori registrati dall’Arpa di Milano e Roma sulle polveri sottili, hanno superato abbondantemente i valori di riferimento.
Ora, per far rispettare le ordinanze comunali, la Polizia Locale viene impiegata sulla strada senza alcuna protezione. Questo comporta essere quasi all’altezza del deposito delle polveri sottili e respirarle tranquillamente per adempiere ad un dovere istituzionale.
Oggi, il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – ha comunicato che il numero dei feriti con i ‘botti’ di Capodanno, è di 190 persone, di cui 38 ricoverati in ospedale ed alcuni in gravi condizioni. Molti di loro, hanno subito menomazioni quali amputazioni di dita, mani, piedi, perdita di occhi ed altro. Ovviamente, vengono curati negli ospedali pubblici a spese del Servizio Sanitario Nazionale. Avendo subito una menomazione, ovviamente verrà riconosciuta loro un’invalidità permanente, con esenzione per le cure o addirittura la pensione.
E quì scatta la depressione e la rabbia!
Con l’art.6 del DL 201/2011, è stata abolita la causa di servizio per gli Agenti della Polizia Locale, per cui non vengono più riconosciute le malattie professionali, nonostante per legge, viene loro imposto di ammalarsi con le polveri sottili o in applicazione delle leggi attinenti alle qualifiche di Ufficiali o Agenti di P.G. connesse al proprio stato giuridico.
Di contro, lo stesso parlamento consente a chi è un autolesionista, di godere di privilegi che si debbono ritenere solo che illegittimi, visto che – sempre leggi dello stato (art.703 C.P. Accensioni ed esplosioni pericolose “accende fuochi d’artificio, o lancia razzi” “o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose” richiamate dal Prefetto di Roma, anzichè parlare di ordinanza del Comune, come Torino che le vieta dal 2011) – lo vietano e condannano!
Ad ognuno, la giusta riflessione…