Ancora blocco degli stipendi. Polizia in fermento. Renzi: no ai ricatti
Per il Primo Ministro, se a chiedere i propri diritti è la Polizia, si tratta di ricatto!
Roma, 4 settembre – Dopo la clamorosa manifestazione del 27 agosto delle Forze dell’Ordine, della quale pochi organi di stampa si sono interessati (solo noi abbiamo lasciato la notizia in prima pagina per 10 giorni!) la decisione del Governo: ancora blocco degli stipendi per la P.A., il che si traduce che, per il SESTO anno consecutivo, nessun aumento di stipendio ma solo aumento delle tasse.
All’annuncio del Ministro Madia, dopo una riunione nella Consulta Sicurezza, i segretari generali Gianni Tonelli (Sap – Polizia di Stato), Donato Capece (Sappe – Polizia Penitenziaria), Marco Moroni (Sapaf – Corpo Forestale) e Antonio Brizzi (Conapo – Vigili del Fuoco), hanno risposto: “Il Governo ha tradito il personale in uniforme! Solo pochi giorni fa i ministri Alfano e Pinotti avevano rilasciato roboanti dichiarazioni alla stampa annunciando che vi erano le condizioni per sbloccare già in autunno le retribuzioni del personale delle forze armate e di polizia. Ora la doccia fredda del ministro Madia che smentisce clamorosamente i colleghi di governo: contratti degli statali bloccati sino al 2015, compresi quindi forze di polizia e vigili del fuoco”. “Un danno – aggiungono i segretari – che si aggira per le qualifiche intermedie sui 400 euro netti mensili in meno per personale che quotidianamente è chiamato a garantire ordine e sicurezza pubblica e diritti dei cittadini anche a prezzo della vita”.
Scatta così un “presidio permanente” a Roma in piazza Montecitorio organizzando un camper che sta già girando tutta l’Italia per “protestare con proposte che non gravino sulla spesa pubblica e sulle tasche dei cittadini, ovvero riformare la sicurezza per avere meno spese e più sicurezza”.
“Riceverò personalmente gli uomini in divisa ma non accetto ricatti” è la risposta del premier Matteo Renzi , sostenendo che “in un momento di crisi, fare sciopero per un mancato aumento quando ci sono milioni di disoccupati, è ingiusto”. Poi, il blocco degli stipendi degli statali era già previsto nel Def, quindi non c’è niente di nuovo. Questa dunque è la posizione di Palazzo Chigi rispetto allo sciopero annunciato dai sindacati di polizia.
Peccato che il premier dimentica che per le Forze dell’Ordine, alle quali si chiede costante sacrificio, i soldi non si trovano ma ci sono per pagare sempre nuovi consulenti, stipendi e pensioni d’oro. Non mancano per “Mare Nostrum” e centri di accoglienza di CLANDESTINI e NON IMMIGRATI come continuano a cercare di farci credere, accoglienza ed ospitalità ai Rom, togliendo assistenza nelle scuole per i bambini portatori di handicap ma in compenso garantiamo le colonie estive ai rom, tutto a carico dello Stato e dei Comuni.
I nostri governanti non si preoccupano degli onesti Italiani che per non perdere la dignità arrivano al suicidio e ai pensionati che debbono cercare da mangiare nei cassonetti della spazzatura, ma, CON I NOSTRI SACRIFICI, garantiscono ai clandestini uno stipendio mensile pari al doppio della pensione di un italiano, con in più vitto, alloggio e sigarette nonchè schede telefoniche e .. altro….
Forse i politici non si rendono conto dello stato di esasperazione a cui stanno portando la Nazione, che i Poliziotti d’Italia richiedono i loro diritti e combattono i ricatti non che li compiono!
Speriamo che non sia troppo tardi quando capiranno che ci può essere una primavera … ITALIANA!