Politica
Roma – Il Pd cerca di salvare Marino inventandosi marcia antimafia. Altra autorete!
Non si capisce bene. Fiaccolata antimafia dopo quasi un anno?
Roma, 3 settembre – Con un grande dispiegamento di forze più a protezione del sindaco Ignazio Marino che per la manifestazione indetta dal Partito Democratico, si è svolta e conclusa in Piazza San Giovanni Bosco la fiaccolata con sit-in denominato “Antimafia Capitale”.
La manifestazione si è svolta in quella stessa piazza dove, per tentare di distogliere l’attenzione dai provvedimenti per Mafia Capitale, si è cercato di far credere ai bambini che un sontuoso funerale zingaresco era un “avvertimento di mafia”.
Unico momento di tensione, quando dopo le lunghe e per lui salutari vacanze, è arrivato Marino, accolto da fischi e contestazioni, al grido, fra l’altro, di “Bugiardo: riandiamo al voto”, “Vergogna” e “Hai rovinato Roma”.
Il sindaco ha poi preso la parola e, rassicurato dalla decisione di Alfano e del prefetto Gabrielli nonchè dalla Magistratura (il famoso contributo di Buzzi a suo favore e il devolvere il suo primo stipendio alla sua cooperativa… E poi lui ignorava tutto di tutto e di tutti!) di non essere incriminato o commissariato, ha detto “La presenza delle persone in questa piazza dimostra che Roma è una città antifascista, antinazista e antimafia: abbiamo cacciato i fascisti e i nazisti, ora cacceremo anche la mafia”. Ovviamente, c’erano anche alcuni suoi sostenitori che, dicendo “Non sei solo vai avanti” e gli hanno regalato dei fiori.
Forse l’avevano scambiato per qualche Miss…
Subito dopo, circondato dalla scorta e dalle forze dell’ordine, è andato via.
Obbedendo all’ordine di scuderia del Pd (che conta nelle sue file un buon numero di arrestati e indagati per Mafia Capitale) erano presenti per dare manforte a Marino i governatori di Lazio, Toscana e Umbria, il sindaco di Torino e presidente Anci Piero Fassino, rappresentanti di Sel (che un giorno contestano Marino ed il giorno dopo sono insieme), Lista Marino, Psi, i presidenti dei 15 consigli municipali di Roma e ai sindaci di Rocca Priora, Genzano, Albano.
Dal canto loro,i parlamentari e consiglieri comunali grillini hanno rilasciato una dichiarazione congiunta.
“Il M5S non parteciperà alla manifestazione indetta oggi in piazza Don Bosco, a Roma, perché non ritiene il Pd un partito credibile nella lotta alla mafia e alle cosche. Lo dimostrano gli arresti e le indagini aperte nei confronti di decine di suoi esponenti, inclusi assessori della giunta Marino”.
“Nella fattispecie non possiamo infatti non constatare come la fiaccolata convocata da Orfini appaia, peraltro, del tutto episodica e casuale, montata come uno spot per scopi – sembra – propagandistici e di visibilità. Con ciò – non dubitiamo affatto dello spirito di legalità che spingerà oggi alcuni cittadini ad aderire, ma ci domandiamo al contempo perché il Pd non abbia indetto alcun corteo, ad esempio, dopo gli scandali di Mafia Capitale, o perché non abbia spontaneamente aderito alla fiaccolata M5S di Ostia dopo l’arresto del loro minisindaco Andrea Tassone. Ebbene, se qualcuno crede che la lotta alle mafie possa essere contingente, o peggio ancora accidentale, motivata da necessità elettoralistiche, sappia che non potrà mai ricevere il nostro sostegno. La lotta alle mafie – concludono i 5 Stelle – per noi, che siamo un movimento di cittadini onesti, nato per difendere i cittadini onesti, è una cosa seria”.
Certamente la “fiaccolata antimafia”, organizzata proprio oggi, anniversario dell’uccisione a Palermo nel 1982 dell’uomo simbolo alla lotta antimafia, il Generale dei Carabinieri Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa, attentato nel quale persero la vita la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo, diventa un’offesa per i cittadini che riflettono sulle due cose: alterazione dei fatti da una parte contro l’estremo sacrificio di un uomo che ha combattuto una vita contro la Mafia (il famoso film “Il giorno della civetta” è incentrato sull’allora capitano C.A. Dalla Chiesa ndr) e che anche nella morte, aveva tentato di salvare la moglie facendole scudo con il suo corpo!
Non vorremmo sbagliare ma la manifestazione è stata tanto antimafia che non ci risulta sia stato ricordato Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Per favore, non offendiamo l’intelligenza delle persone!