Lo si intuisce dalla sua espressione molto tesa, quando lo dichiara ai microfoni, e dal suo tono di voce, mentre conferma la validità delle riforme; esplicitamente tono da “circostanza”…appare evidente!…non ci crede nemmeno lui…Via! Siamo seri!
A questo punto, la situazione è chiara; le parole di Sgarbi a “Virus” risultano profetiche. “Uno stato che genera la povertà è uno stato fallito!”. Su questo provvedimento di Gentiloni, adesso ci spieghiamo anche il non far onore alle previsioni di Renzi. Il taglio dell’Irpef programmato da Renzi (chi sa su quali basi, ma, comunque, programmato), non è possibile. I soldi servono per pagare il “reddito d’inclusione”.
Berlusconi era tacciato dell’acquisto dei voti; per Renzi era una diminuzione delle tasse e per Gentiloni si chiama “reddito d’inclusione”.
Siamo quindi a quella che il PCI ha sempre contestato e condannato: l’assistenzialismo! Gentiloni cerca di risolvere tutto “tappando i buchi”.
Oggi è di scena la povertà, senza abbassare le tasse, semmai le aumenta … accise sui carburanti e tabacchi. Sui tabacchi possiamo anche essere d’accordo, ma sui carburanti?!…
Possibile che non si capisca che aumentando il costo dei carburanti, si va contro corrente perché si aumenta tutto il costo della vita e quindi non solo non si risolve ma si peggiora la situazione economica del paese?
Robin Hood faceva un lavoro diverso e molto più utile; toglieva ai ricchi per distribuire ai poveri.
Gentiloni toglie al popolo meno abbiente per distribuire ai poveri … Non è la stessa cosa..!.