Trincerato dietro un sorriso rassicurante, ha difeso strenuamente la legge di Stabilità, non facendo accenno assolutamente al “gioco delle tre carte” che sono costretti a fare lui e Renzi, per turare continuamente i buchi che, nella spartizione dei fondi tra un ministero e l’altro si creano.
L’economia ha ripreso il suo cammino e ciò è dovuto in gran parte alla lotta all’evasione fiscale che aveva portato ingenti capitali all’estero. Parte di questi capitali oggi è rientrata perché i grandi evasori l’hanno riportata in Italia spontaneamente…
Spontaneamente, Padoan ha tenuto a puntualizzarlo in modo particolare ma l’affermazione ha assunto immediatamente il tono della “simile” dichiarazione rilasciata da Gentiloni alla liberazione di Greta e di Vanessa di non aver pagato alcun riscatto, che è entrata subito nell’ambiguo dalla puntualizzazione che il governo si era comportato “come i comportamenti internazionali consentivano”.
Nel caso attuale si potrebbe dire anche “scusa non richiesta, accusa manifesta” perché, ce li immaginiamo, noi, che esportatori di migliaia di miliardi di euro fanno rientrare i loro capitali pagandone le tasse e le multe annesse, “spontaneamente”, in un paese che si regge sulle chiacchiere, trasformate in “parole”, di un “Renzi”?
Da questa parole, le alternative alle dichiarazioni di Padoan sono due: o esiste davvero la befana, o ci ha raccontato un sacco di fandonie perché, quei pochi miliardi rientrati, e la cui quantità lui ha moltiplicato all’infinito, devono essere rientrati “assolutamente”, anche qui è d’uopo la puntualizzazione, grazie ad una sostanziosa contropartita.