Roma, 17 settembre – Dopo l’uscita dell’Inghilterra, primo vertice europeo a 27 a Bratislava. E finalmente, dopo Berlusconi, anche Matteo Renzi si stufa e sbatte la porta evitando la conferenza congiunta con Merkel e Hollande.
Il nostro premier, uscendo, ha dichiarato “ “Il vertice di Bratislava ha visto alcuni passi avanti ma ancora è lontano” dalle sfide che l’Ue deve affrontare dopo la Brexit“. “La stabilità più importante è quella dei nostri figli prima ancora delle regole”.“La politica di austerity dell’Europa non ha funzionato” e sulla questione dell’immigrazione “noi stiamo facendo la nostra parte e siamo pronti a farla anche da soli se necessario” lamentando che la soluzione individuata dall’Ue al vertice di Malta “è rimasta lettera morta”. “Sui migranti vogliamo vedere i fatti”, ha detto Renzi, aggiungendo che il vertice Ue a Bratislava “non è stato tempo perso. Ma definire il documento sui migranti di oggi un passo avanti richiede della fantasia” degna dei “funamboli da vocabolario. Si sono ridette le solite cose”. Se “l’unica cosa che fa la guardia costiera” europea “è portare migranti in Sicilia”, questo “non può continuare”. E quindi o “l’Ue fa accordi con Paesi africani o li facciamo da soli”. Ma “secondo noi sarebbe molto meglio se a farlo fosse l’Europa”.
Ed ancora “Non sono soddisfatto delle conclusioni” del vertice “su crescita e immigrazione”. Per questo “non posso fare una conferenza stampa con Merkel e Hollande, non condividendo le conclusioni come loro. Non è un fatto polemico”. “Non devo fare una recita a copione per far vedere che siamo tutti uniti”, ha aggiunto Renzi.
Poi, l’ultima stoccata“Così come i Paesi devono rispettare le regole del deficit, allo stesso modo si devono rispettare altre regole, come quella sul surplus commerciale. E ci sono alcuni Paesi che non la rispettano, il principale è la Germania.
Merkel-Hollande, invece, lodano lo ‘spirito di collaborazione di Bratislava’, lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel. C’è stata intesa ora “dobbiamo concordare un’agenda, avere un piano di lavoro”, ha aggiunto la Cancelliera.
Forse intendeva un nuovo piano-trappola come quella accertato ed orchestrato dalla Merkel con Sarkozy contro Berlusconi, il quale non si era detto d’accordo con loro, riuscendo a strappare accordi che favorivano l’Italia con Russia e Libia, e che Germania e Francia non avevano potuto ottenere.
Ma, per il bene dell’Italia, Renzi saprà certamente agire diversamente.