Roma, 28 gennaio – Il neo Primo presidente della Cassazione Giovanni Canzio ha tenuto la sua prima relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2016, alla presenza del Capo dello Stato, Mattarella, e delle massime autorità dello Stato.
Il Presidente Canzio ha ribadito che la lotta a “ogni forma di criminalità organizzata o terroristica, anche quella internazionale di matrice jihadista”, deve essere condotta “nel rispetto delle regole stabilite dalla Costituzione e dalle leggi dello Stato.
Poi ha parlato del reato di immigrazione clandestina, “la risposta sul terreno del procedimento penale si è rivelata inutile, inefficace e per alcuni profili dannosa, mentre la sostituzione del reato con un illecito e con sanzioni di tipo amministrativo, fino al più rigoroso provvedimento di espulsione, darebbe risultati concreti”.
Infine, l’ennesimo grido di allarme su gli arretrati di 105mila vecchie cause in giacenza nonostante il mero aumento della produttività, fino al limite dell’esaurimento delle energie dei magistrati e del personale”, invitando a un “urgente e coraggioso avvio di un percorso di autoriforma, mediante l’adozione,anche sperimentale, di misure organizzative interne, radicali e inedite”.
Detto ciò dalla massima autorità giudiziaria, è d’obbligo il silenzio.
Ma un pensiero, comunque, gira per la testa e la domanda nasce spontanea.
Se i clandestini scappano in Italia per sfuggire alla fame e povertà, comminando loro una semplice ammenda da 5.000 a 10.000 euro, i legislatori italiani, Parlamento e Governo Italiano a colpi di fiducia, aumenteranno le tasse agli italiani per dare i soldi ai clandestini affinchè possano pagare l’ammenda e regolarizzare così la loro posizione in Italia?
Misteri tutti italiani!