Conclusa la guerriglia urbana nella Capitale

Con il ritorno dei manifestanti a Piazzale di Porta Pia, si è concluso l’ennesimo sabato di guerriglia nella Capitale.

Roma, 12 aprile  – È appena terminata la manifestazione dei Movimenti per la casa svoltasi nel pomeriggio di oggi, con partenza del corteo, autorizzato,  da Porta Pia. (Blu-bloc a Roma, guerriglia urbana http://www.attualita.it/index.php?option=com_k2&view=item&id=2699%3Ablu-bloc-a-roma-guerriglia-urbana&Itemid=76) Giunti all’altezza degli uffici del Ministero del Lavoro in via Veneto,  hanno iniziato a lanciare ortaggi, bottiglie ed arance contro l’edificio.

Nel contempo, alcuni gruppi che indossavano casacche azzurre e caschi neri, privi di segni identificativi, (si richiede invece che gli operatori di Polizia possano essere facilmente identificabili mediante numerazione ben visibile sul casco!!!!) estratti i bastoni, si sono staccati dal corteo ed  hanno tentato di sfondare il cordone della Polizia posto a difesa dell’obiettivo, iniziando un fitto lancio di petardi e fumogeni. Le Forze dell’Ordine hanno risposto con alcune cariche di alleggerimento che hanno costretto i facinorosi a rientrare nel resto del corteo che riprendeva regolarmente, senza far registrare altre particolari criticità.

Grave il bilancio dei disordini: ben 14 i feriti fra le Forze dell’Ordine, di cui due funzionari, per ustioni provocate dai petardi e dai colpi ricevuti mentre sono 7 i feriti fra i dimostranti, uno dei quali, a causa dell’esplosione di un petardo, ha riportato gravi  lesioni ad una mano.

Sono 6 i manifestanti fermati nella circostanza ed è in corso la valutazione  della loro posizione.

Nel corso dei servizi preventivi predisposti prima della manifestazione, a Piazzale del Verano, la Polizia aveva proceduto al controllo di un gruppo di persone. Gli stessi sono stati trovati in possesso di manici di piccone, caschi, parastinchi, passamontagna, mascherine antismog, ricetrasmittenti, bombe carta, fumogeni e petardi completi di mortaio artigianale per il lancio a distanza.

I fermati, identificati, saranno denunciati all’Autorità Giudiziaria.

Sono in corso indagini per individuare gli altri manifestanti che si sono resi protagonisti degli episodi di violenza.

Ora, se dispiace per la menomazione riportata dal “pacifico manifestante”, la domanda nasce spontanea: a carico di chi saranno le spese per le cure mediche? Chi dovrà pagare, a vita, per l’invalidità riportata da un manifestante che lanciava petardi contro le forze dell’ordine e quindi violando la legge?

Forse, i politici romani saranno troppo occupati a preoccuparsi se usare il termine “nomadi” o “rom”…

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