Roma, 12 aprile – Nella tarda serata di ieri, da Praga, il presidente austriaco Heinz Fischer ha dichiarato che “I provvedimenti al Brennero non prevedono un muro oppure filo spinato” ribadendo il concetto del “management di confine” per avere il minor impatto possibile sul transito di persone e merci. E subito dopo: “Servono più controlli per chi vuole entrare in Europa”. Il tetto dei 35mila profughi, che l’Austria intende accogliere quest’anno, “non sarà un taglio netto di spada, ma un valore indicativo” per evitare altre 80mila richieste d’asilo come nel 2015, ha spiegato Fischer.
Al Brennero, intanto, ieri l’Austria ha iniziato i lavori per la costruzione di una barriera per limitare, in caso di necessità, l’accesso di migranti provenienti dall’Italia. Sono già stati smontati i guardrail e in una prima fase di lavori sarà anche modificata la segnaletica stradale. I controlli del traffico leggero e pesante saranno effettuati in un parcheggio a nord del confine.
Il capo della polizia tirolese Helmut Tomac ha dichiarato all’agenzia Apa che “La struttura avrà una lunghezza di 250 metri e comprenderà l’autostrada, come anche la strada statale” e che nei prossimi giorni sarà anche allestito un centro di registrazione, concludendo che “I controlli potrebbero partire a fine maggio, ma sarà il ministero degli interni a Vienna a stabilire l’effettivo avvio”.
L’Italia, ormai ridotta a colonia, per bocca del sottosegretario con delega all’Ue Sandro Gozi ha dichiarato che “La costruzione della barriera al Brennero è un grave errore che viola le regole europee. Non è erigendo muri improvvisati che si risolvono i problemi, che vanno, invece, affrontati insieme con spirito costruttivo. Vienna riconsideri questa decisione che contravviene allo spirito e alla lettera degli accordi europei oltre che all’amicizia che lega Italia e Austria”.
Sembrerebbe che a queste parole, in tutta Italia più di qualcuno abbia sentito quello strano suono emesso a conclusione di un discorso tedesco, in un noto film che vede protagonista il grande Totò che poi, nella veste del Maresciallo dei Carabinieri, vuole sapere se era di tonalità forte, piano, breve, prolungato, acuto o basso…