Contagio Coronavirus – Questi i dati ufficiali forniti alle ore 18:00 del 07.04.2020 con il bollettino ufficiale comunicato dal Dipartimento di Protezione Civile sulla situazione della diffusione e del contagio coronavirus in Italia.
Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.
Il totale delle persone risultate colpite dal contagio da Coronavirus, è di 135.586,+3.030 (ieri erano 132.547, +3.599) (Attualmente: contagiati 94.067 di cui: 3.792 nei reparti di terapia intensiva -106 di ieri, ricoverati con sintomi 28.718 – 258 rispetto a ieri, 61.557 + 1244 quelli posti in isolamento domiciliare; guariti 24.392; deceduti 17.127, dati questi ultimi da confermare quando l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)
I contagiati dal coronavirus in cura sono 94.067, +880 (ieri erano 93.187, +1.941)
Le persone guarite dal contagio coronavirus, in totale sono 24.392, +1.555 (ieri erano 22.837, +1.022)
I morti per il contagio coronavirus sono in totale 17.127, + 604 (ieri erano 16.523, +636)
Dall’inizio dell’epidemia, secondo i dati forniti dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche (Fnopi), per il Covid-19 sono deceduti 26 infermieri e ben 6.549 i contagiati, cioè il 52% della categoria sanitaria.
La Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo), rende noto che, purtroppo, il Covid-19 ha portato a 94 il numero di medici deceduti.
Coronavirus: Flessione nei numeri ma bisogna attendere prima di esultare.
“Finalmente sembra che si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi nella curva epidemica, dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo” ha dichiarato Giovanni Rezza dell’Iss.
Il commissario Domenico Arcuri, su Pasqua, ha dichiarato: “Il numero di uomini e donne che perderanno la vita per il virus continuerà a crescere. Nei prossimi giorni in vista della Pasqua non dimenticate mai che si è portato via già 16.523 vite umane. Torno a supplicarvi, nelle prossime ore non cancellate mai questo numero dalla memoria. Attenti a illusioni ottiche, pericolosi miraggi, non siamo a pochi passi dall’uscita dell’emergenza, da un’ipotetica ora X che ci riporterà alla situazione di prima, nessun liberi tutti per ritornare alle vecchie abitudini”.
“Non bisognerebbe dare date sulla riapertura del Paese e sul momento in cui sarà possibile uscire di casa, perchè la ripartenza dovrebbe avviarsi solo nel momento in cui avremo una condizione di rischio accettabile, altrimenti la ripresa dell’epidemia è pressochè certa”. “Se seguissimo il modello cinese per la riapertura, sarebbero necessari ancora dei mesi”. Questo ha detto all’ANSA il virologio dell’Università di Padova Andrea Crisanti.