Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.
Coronavirus dai dati forniti dal Dipartimento della Protezione Civile. Aumentano i contagi per l’inosservanza delle regole, calano i ricoverati in terapia intensiva, 382 i decessi
Contagio Coronavirus Covid-19: i dati delle ultime 24 ore.
Contagio Coronavirus – Questi i dati ufficiali forniti alle ore 18:00 del 28.04.2020 con il bollettino ufficiale comunicato dal Dipartimento di Protezione Civile sulla situazione della diffusione e del contagio coronavirus in Italia.
Il totale delle persone risultate colpite dal contagio da Coronavirus, è di 201.505, +2.091 (ieri erano 199.414,+1.739 ).
I contagiati dal coronavirus in cura sono 105.205, -608 (ieri 105.813, -290 ), di cui in terapie intensive 1.863, -93 (ieri 1.956, -53, in diminuzione costante da 22 giorni), ricoverati con sintomi 19.723, -630 (ieri erano 20.353, -1.019 ); in isolamento domiciliare senza sintomi o con sintomi lievi 83.619, +115 (ieri erano 83.504, +782)
Le persone dimesse e guarite dal contagio coronavirus, in totale sono 68.941, + 2.317(ieri 64.928, +1.808)
I morti per il contagio coronavirus sono in totale 27.359, +382 quindi +49 di ieri (26.977, +333) dati questi ultimi da confermare quando l’Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso)
Come continuiamo a dire, dai dati forniti dalla Protezione Civile, non è precisato se nel numero dei morti comunicati, sono compresi eventuali decessi di ricoverati in terapia intensiva, che farebbe calare il numero dei ricoverati, risultando quindi… una vittoria sulla malattia!
CORONAVIRUS, COVID-19 – FASE ? TRADUZIONE DEL DPCM DEL 26 APRILE 2020, (GU N.108 DEL 27-4-2020)
Dopo aver aperto 5 enciclopedie, un paio di codici ed affiancati 27 computer per poter cercare di decifrare il contenuto del Dpcm del 26 aprile 2020, (GU n.108 del 27-4-2020) in quanto è solo pieno di rinvii, da una legge ad un’altra, anziché far comprendere al cittadino cosa si vuol dire. Questo è il risultato dello studio dell’insieme dei consulenti che si avvalgono dei consulenti che sono a loro volta assistiti da altri consulenti il cui numero supera quello dei morti provocati dal coronavirus covid-19.
Ora cerchiamo di capire cosa realmente cambia o potrebbe cambiare per i cittadini che in forza del contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica, sono – giustamente – soggetti a permanere in detenzione domiciliare e finchè ci saranno incoscienti, non arrestati, dovrà permanere!
Da oggi:
Possono riprendere l’attività produttiva le aziende strategiche, industriali e produttive, che esportano all’estero previa (ennesima!) autocertificazione che passerà al vaglio dei prefetti ed i cantieri per l’edilizia carceraria (appena distrutta!), scolastica e per il contrasto del dissesto idrogeologico.
Dal 4 maggio 2020
Saranno consentiti all’interno della propria Regione di residenza “solo gli spostamenti motivati da comprovate da: 1) esigenze lavorative; 2) situazioni di necessità; 3) per motivi di salute” con l’aggiunta del 4) si “considerano necessari gli spostamenti per incontrare congiunti (Conte precisa famiglie che sono state separate dal lockdown: genitori e figli, nonni e nipoti) purché venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento e vengano utilizzate le mascherine”.
Già nella stessa serata, un’altra precisazione di Palazzo Chigi che i tecnici, supertecnici e affini, avevano ignorato. Per congiunti si intendono “parenti e affini, coniuge, conviventi, fidanzati stabili, affetti stabili”. Quindi, si potrà andare a visitare non solo genitori, figli, nonni, nipoti e consanguinei o persone a cui si è legati giuridicamente ma qualsiasi persona alla quale si sia legati da una relazione affettiva stabile.
Tradotto, TUTTO COME PRIMA, però si possono salutare i congiunti dalla strada, facendo ben attenzione a come viene mosso il braccio che saluta, per non incorrere in apologia di fascismo.
Fondamentale la vittoria del ministro Speranza: permane, per lo meno per altre due settimane, l’autocertificazione.
Per andare in un’altra Regione bisognerà invece avere “comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute”.
Dispositivi di protezione
Nei luoghi chiusi la mascherina diventa obbligatoria. E quindi dentro i negozi, negli uffici, nelle fabbriche, sugli autobus, sulla metropolitana, nei treni e a bordo degli aerei bisognerà coprirsi naso e bocca. Almeno, in cabina di regia, si è chiarito che il prezzo deve essere calmierato per chiudere la vergognosa speculazione di mercato.
Parchi e sport all’aperto
Concessa la possibilità di passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, mantenendo la distanza di sicurezza. Parchi, ville e giardini pubblici riapriranno su tutto il territorio nazionale, ma gli ingressi nelle aree riservate ai bambini potranno essere «contingentati», e i sindaci potranno attuare restrizioni, sempre seguendo la curva dei contagi. Le forze dell’ordine controlleranno il rispetto delle norme. Sarà possibile fare jogging, praticare sport all’aperto e riprendere gli allenamenti individuali. La distanza di sicurezza sarà di minimo due metri anche per gli atleti professionisti, che però dovranno allenarsi da soli.
Mare e montagna
Per chi è residente in località di mare o di montagna, è consentito nuotare e fare attività motorie da soli o al massimo in due. Non è previsto il trasferimento nelle seconde case.
Messe e funerali
Dopo le polemiche dei giorni scorsi, si a manifestazioni politiche no a cerimonie religiose, i funerali potranno essere celebrati ma a condizione che alla funzione non prendano parte più di quindici persone, con mascherine e rimanendo a distanza. Le persone ammesse alla funzione, dovranno essere soltanto i familiari più stretti.
Cibo da asporto
Bar e ristoranti rimangono chiusi ma sarà possibile acquistare cibo da asporto “da consumare a casa o in ufficio” e non rimanendo davanti ai locali.
Aziende
Si rimettono in moto le industrie manifatturiere, le costruzioni e il commercio all’ingrosso relativo a queste filiere.
Ristrutturazioni private
I cantieri privati potranno riprendere a lavorare, perché l’Inail stima che il settore presenta un basso indice di rischio, nel rispetto rigoroso dei protocolli di sicurezza.
Dal 18 maggio 2020
Negozi
Potranno riaprire i negozi di abbigliamento e di calzature, le gioiellerie e tutti gli altri esercizi commerciali di vendita al dettaglio rispettando le regole sugli ingressi contingentati, il distanziamento di un metro e l’uso delle mascherine.
Mostre e musei
Riaprono i musei e si potranno visitare le mostre ma ad ingressi contingentati, rispettando le distanze e indossando le mascherine.
Continua a permanere la chiusura di cinema, teatri e sale da concerto resteranno chiuse, come i pub e le discoteche. Sono sospese le manifestazioni organizzate, gli eventi e gli spettacoli con la presenza di pubblico, non è possibile organizzare feste pubbliche e private, anche nelle case.
Allenamenti di squadra
Gli atleti che praticano sport di squadra potranno tornare ad allenarsi sempre mantenendo le distanze.
Dal 1 giugno 2020
Bar e ristoranti
Potranno riaprire bar, ristoranti, pasticcerie, gelaterie, ma con la regola di distanziamento di due metri tra un tavolo e l’altro. I camerieri indosseranno guanti e mascherine. TRADOTTO: un terzo del locale vuoto!
Estetiste e parrucchieri
Come per i chirurghi, si potrà andare solo su appuntamento perché bisognerà rispettare il rapporto di un lavoratore per un cliente. Poiché non è possibile mantenere la distanza, entrambi dovranno indossare la mascherina e i guanti.
Ci fermiamo, perché fra 50 giorni… chi lo sa?