Dal gioco delle “tre carte” a quello delle “parole” ….
Bene: “Tutto è bene quel che finisce bene”, dice un vecchio proverbio che mai come oggi appare un po’ fuori luogo. Cosa è finita bene?
La storia dell’IMU? Sembra di sì….anzi, vogliono darcela a intendere, per cui facciamo molta attenzione alle “vittorie” di cui “esplodono gli inni” da una parte e dall’altra e che poi si risolvono come le bottiglie di spumante nostrano…in bollicine, e basta. Tutto è cominciato con un “superamento”, che ancora non si è capito cosa volesse significare, che ha funzionato come specchietto per le allodole soprattutto per il PdL; poi,è stata inventata la parola “rimodulazione” che, in quanto ad astrusità, ha fatto concorrenza alla precedente e che, nella fibrillazione che ne è seguita, ha rischiato di mandare in “tilt”, senza aver realizzato un tubo, un governo a termine. La tensione è salita alle stelle quando, con il bilancio non quadrato com’era prevedibile e nonostante il salasso fatto agli italiani, senza la benché minima intenzione di recuperare l’evasione fiscale che lo avrebbe fatto quadrare, il PD ha negato, con una sfacciataggine più che inaudita e tutta politica, gli accordi presi in precedenza per far nascere il governo, decretando poi che a causa del grosso deficit del bilancio, l’IMU non poteva essere tolta. Così, la situazione è arrivata alle soglie della rottura delle “larghe intese” che, in sostanza, non sono mai esistite. Dopo questo punto, le notizie fornite alla stampa dai politici sono alquanto confusionarie: fra dichiarazioni e deduzioni, si dice che nel 2014 l’IMU sarà sostituita dalla Service Tax, più oltre definisce questa tassa come Tares ispirata al federalismo fiscale e riguarderà anche la prima casa in quanto non sarà una tassa sul patrimonio, ma sui servizi. Beh, come confusione siamo a posto e abbiamo l’impressione che qui, invece di fare della Ragioneria dello stato, stiamo al “gioco delle tre carte”…anzi, meglio, a quello delle parole…. Intanto il web impazza con le contraddizioni politiche con cui si afferma che non vi saranno stangate sulle seconde case ma, fin quando la matematica non sarà un’opinione, se il bilancio non quadra e le fonti a disposizione sono state sfruttate tutte, come alternativa non resterebbe che la quarta dimensione di Einstein! Inoltre, nel 2014 arriverà di nuovo anche l’Irpef sulle case sfitte e, se non è stangata questa, significa che abbiamo perduto il senso della realtà anche perchè il decreto approvato dal Cdm prevede il “ripristino parziale della imponibilità dei redditi derivanti da unità immobiliari non locate”, cancellata con l’arrivo dell’Imu. Bene….anzi, male! nella confusione di concetti e di parole, non potevamo desiderare di più e di meglio. È presto detto: se una tassa, invece di farla passare di qua, la fanno passare di là cambiandole il nome, la tassa non è sparita ma esiste sempre ed i contribuenti diventano “cornuti e mazziati”! Nel contempo, i signori delle “larghe intese”, possiamo ben dire, ci stanno prendendo tutti spudoratamente in giro, specialmente coloro che avevano garantito la diminuzione delle tasse. Una volta tanto, hanno ragione i Grillini quando dicono che la tassa “esce dal balcone per entrare dalla finestra”.