Tutto il mondo è Paese. Se vinco è democrazia, se perdo è dittatura

Roma, 2 novembre – In Turchia si sono svolte ieri le elezioni politiche che hanno assegnato a Recep Tayyip Erdogan, con il 49,4% dei voti,  316 seggi, riportando il suo partito Akp alla percentuale record del 2011. In Parlamento anche il partito filo-curdo Hdp, che superando la soglia di sbarramento del 10%, ha ottenuto 59 seggi mentre il terzo partito, l’Mhp si è fermato a 41.

Senza chiedersi il perchè della perdita di milioni di voti da parte dei partiti sconfitti, nel sud-est del Paese, a maggioranza curda, è subito esplosa la rabbia. A Diyarbakir, i  manifestanti hanno appiccato incendi ed eretto barricate, scontrandosi con la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni e una decisa repressione delle proteste.

Non entro nel merito in quanto la sovranità è di quel Popolo.

Questo, però, mi ricorda il nostro Paese, dove la democrazia è una cosa elastica ben rappresentata, come ricorderanno  i meno giovani, dal personaggio dei fumetti “Tiramolla”

Se vinco o faccio una cosa io, è democrazia, libertà di pensiero e di opinione. Se perdo, è dittatura, abuso, monopolizzazione della stampa e quanto altro di peggio  si possa immaginare… la vera verità e giustizia, non contano!

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