DOPO LA SCONFITTA ELETTORALE RICOMPAIONO I CATTOCOMUNISTI DI FAMIGLIA CRISTIANA

Dopo l’ennesima batosta elettorale, i cattocomunisti del settimanale “cattolico” “Famiglia cristiana” ripartono all’attacco del  Premier.

 

Il direttore, don Antonio Sciortino, rispondendo ad asserite lettere dei suoi lettori, scrive  “è stato superato il limite della decenza” definendo “indifendibile” il comportamento del Premier Silvio Berlusconi. Ed aggiunge “la Chiesa italiana non può ignorare l’emergenza morale” “Non si può far finta che non stia succedendo nulla, i cristiani (come dimostrano le lettere dei nostri lettori) sono frastornati da questo clima di decadimento morale, attendono dalla Chiesa una valutazione etica meno disincantata”.

Don Sciortino è contro  chi pensa “di barattare la morale con promesse di leggi favorevoli alla Chiesa: è il classico piatto di lenticchie da respingere al mittente. La Chiesa non può abdicare alla sua missione, nessuno pensi di allettarla con promesse o ricattarla con minacce perchè non intervenga e taccia” criticando il comportamento “gaudente e libertino” del premier per il quale le donne sono “merce di cui si potrebbe averne quantitativi gratis”, domandandosi poi “che esempio si dà alle giovani generazioni?”

Che bello leggere queste parole,  ma se venissero da altro pulpito!!!!!!

E poi,  che strani questi presunti lettori di “famiglia cristiana”.

Si scandalizzerebbero per il comportamento “sessuale” del premier e quindi chiederebbero a Sciortino di tentare di distruggerlo ma non gli scrivono per tutti i fatti abominevoli commessi da uomini che indossano l’abito talare!!!

Non ci risulta che l’integerrimo don Sciortino abbia parlato del tentativo di violenza carnale, avvenuto a marzo e riportato da un giornale del sud a maggio,  da parte di un prete di Rossano su un autobus nel  quale  viaggiava anche una studentessa che ritornava a casa dopo una giornata di studio!

Non ci pare che “Famiglia Cristiana” abbia parlato di inchieste su inchieste per violenze sessuali in danno di minori affidati ai “sacerdoti”!

Non abbiamo mai letto di quante persone anziane vengono circuite da “uomini di chiesa” che gli promettono il paradiso, per farsi lasciare i loro averi!

È forse questo l’esempio da dare ai giovani e di cui vorrebbe parlare don Sciortino?

O forse, quando dice di respingere al mittente il piatto di lenticchie, intende dire che la donazione è troppo bassa, e che vorrebbero invece champagne e caviale?

O forse intende parlare della nobildonna che ha lasciato alla chiesa decine di miliardi nel 1980 con la promessa di essere sepolta, unitamente al marito, nella cappella della sua villa ed invece giace, come gli altri comuni mortali livellati dalla morte,  in un cimitero romano?

Ma no, questo non è decadimento morale!

Questo è esempio di virtù della chiesa che don Antonio Sciortino rappresenta.

Certo, ci auguriamo che continui sempre a parlare così, perché con questa sua politica, fa vedere veramente l’imparzialità e la giustizia di alcuni di questi uomini vestiti di nero. 

Forse sono gli stessi che all’epoca, chiamandosi solo sacerdoti,  hanno messo in Croce il Cristo rinnegandolo in ogni momento per i soldi ed il potere ed hanno ancora il coraggio di celebrare l’Eucarestia, sentendosi autorizzati a criticare le altre religioni ed ancora di più i laici!

E non si venga a dire che “Famiglia Cristiana” non è organo ufficiale del Vaticano perché è impensabile che un attacco così insulso possa essere fatto senza l’approvazione della “chiesa” che conta!

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