Politica

Una lezione da Trump

trump famiglieRoma, 2 gennaio 2016 –  …dunque, cosa c’è di nuovo da oltre oceano?
“Anno nuovo, vita nuova”, sembra che abbia voluto dire Trump alla vigilia del suo insediamento. Gli auspici non sembrano dei peggiori, anzi! Volendo considerare lo scetticismo con cui era stata accolta la sua elezione, sembra che, soprattutto nell’economia, ci veda bene.
Quali sono le novità che appartengono al suo programma? Non c’è da scervellarsi molto; le tasse. L’economia è ferma e lui è un imprenditore, spregiudicato, ma un imprenditore, e sa come funziona la “situazione”. In questa sua dimensione, sa che quando c’è una stasi nell’economia, concorreranno anche altri fattori, indubbiamente, ma sono le tasse che non funzionano, per cui… audaci misure di abbassamento delle tasse. Tutte le economie si sono riprese in questo modo e lui ha visto giusto. Regan e Wilson puntarono sulla deduzione delle imposte indirette dall’imponibile della persona fisica e lui vuole intervenire direttamente sulle aliquote; poi vuole intervenire ancora sui rapporti commerciali oltre il Pacifico, colossi commerciali Cina e Giappone e altri, e sulle tasse di produzione dei beni affinché i colossi produttivi negli USA non siano costretti alla delocalizzazione.
Quali sono le prospettive?
Innanzi tutto l’incremento dell’economia mediante l’aumento della domanda e l’incremento della circolazione di beni e denaro (perché il denaro DEVE circolare).
A questo seguirà l’incremento dell’occupazione perché, quando c’è la “domanda” nel mercato, bisogna farle fronte con la produzione e, quindi più occupazione.
Dopo verranno tutte le altre cose, come in tutte le economie e i paesi evoluti. Questo dimostra che “ci vede bene” e che non è un ottuso.
A questo punto, una considerazione. Ovviamente, durante la sua campagna elettorale, sia negli USA, sia nel nostro paese, ha animato commenti sulle sue stravaganze specie con il genere femminile (tutto il mondo è paese). Nel suo paese questi commenti hanno preso aspetto di spettacolo, e hanno divertito il pubblico, nel nostro, come c’era da aspettarselo, hanno preso quello del pettegolezzo morboso e, (come fu per Berlusconi), hanno incrementato esponenzialmente, le frustrazioni delle donne insoddisfatte sessualmente e quelle dei partiti che, non sapendo parlare di politica economica, hanno ritenuto che per far ripartire l’economia del paese fosse necessaria la castità del Presidente del Consiglio. Oggi gli USA, con l’elezione di Donald Trump, ci danno una significativa lezione di vita e Trump una di economia. 

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