Elezioni politiche. La normativa elettorale per gli Italiani all’estero
Dal nostro corrispondente da Bruxelles, Arnaldo Sapora
Roma, 10 settembre 2022 – Nel quadro delle vigenti procedure elettorali previste per le elezioni politiche del 25 settembre prossimo, gli Italiani iscritti all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno per posta, entro l’11 settembre, un plico elettorale con cui potranno esprimere il proprio voto, inoltrando detto plico ai rispettivi Consolati competenti entro e non oltre le ore 16 del giorno 22 di questo mese.
Il sistema elettorale previsto per la Circoscrizione Estero è quello proporzionale classico, senza quindi applicazione della quota di maggioritario (corrispondente a tre ottavi dei parlamentari) prevista per l’Italia dalla vigente legge elettorale, il cosiddetto “Rosatellum “.
La Circoscrizione Estero eleggerà in particolare 8 deputati su 400, per la Camera dei deputati e 4 senatori su 200, per il Senato della Repubblica.
Va osservato a tale riguardo il netto calo di rappresentatività dei cittadini italiani residenti all’estero (circa 6 milioni), i quali eleggeranno 1 deputato ogni 725.000 cittadini, nonché 1 senatore ogni 1.450.000 cittadini!
Orbene, nel contempo gli Italiani residenti in Italia (circa 59 milioni) eleggeranno invece 1 deputato ogni 150.000 cittadini, nonché 1 senatore ogni 300.000 !
Da quanto precede risulta evidente la netta sperequazione, prevista bensì dalla legge vigente, tra la valenza elettorale del cittadino residente in Italia rispetto a quella del cittadino residente all’estero.
Premesso che in molti Paesi, e non soltanto europei, il voto espresso dai cittadini non residenti vale esattamente come quello dei cittadini residenti, ci chiediamo perché nel nostro Paese debba esistere questa distinzione tra cittadini residenti e non residenti .
Tanto più che l’articolo 3 della Costituzione italiana prevede espressamente che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali di fronte alla legge!”