Tuttavia, ciò non significa che i “tessitori di trame politiche” siano andati in letargo o abbiano rinunciato al loro ruolo “istituzionale”, anzi, tutt’altro.
Nella Capitale la tensione nel centro-destra resta alta e nessuno si mostra disponibile a fare un passo laterale, né, tanto meno, uno indietro.
Ciononostante, sembra che tra Bertolaso e Marchini siano in corso tentativi di sinergie con la benedizione di Berlusconi, ma nessuna conferma (o smentita) da parte degli interessati.
Questo progetto penalizzerebbe soprattutto la Meloni anche se, allo stato attuale delle cose, i sondaggi indicano che senza il sostegno dei “Fratelli d’Italia” e della Lega, al ballottaggio arriverebbero il PD ed il M5S di Grillo e Casaleggio.
Lo scetticismo ed il disgusto del cosiddetto “uomo della strada”, dilagano e sicuramente porteranno ad un aumento notevole degli astensionisti, delusi ed amareggiati anche dall’attuale modo di fare politica.
In particolare si condanna la piaga delle sperequazioni sociali e degli scandali quotidiani, ma soprattutto dei vergognosi privilegi riservati ai soliti noti ed ai mestieranti della politica.
Per i prossimi giorni sono previsti avvenimenti importanti come la riunione della direzione del PD, nel corso della quale ci potrebbe essere la preannunciata “resa dei conti” tra maggioranza ed opposizione interna e, dall’altra, l’investitura ufficiale di Bertolaso come candidato sindaco di Roma, di Forza Italia e del centro-destra