Roma, 27 gennaio ore 20:27 – (ansa) Quarantacinque giorni invece dei trenta sbandierati dal governo: il decreto con cui l’esecutivo ha voluto tagliare le ferie dei magistrati è stato scritto male, visto che la norma introdotta per ridurre le vacanze dei giudici è stata aggiunta alla precedente , senza abrogare esplicitamente la vecchia disciplina. Il risultato è che le ferie dei giudici restano quelle che c’erano prima dell’intervento dell’esecutivo, secondo l’interpretazione data a larga maggioranza dalla Settima Commissione del Csm, con 5 voti a favore e uno contrario.
Il documento che contiene questa presa di posizione sarà discusso dal plenum nella seduta del quattro febbraio prossimo insieme alla proposta alternativa del laico indicato dal Movimento Cinque Stelle Alessio Zaccaria, che giudicando quella del governo una “svista grossolana”, propende per l’interpretazione opposta: cioè che si debba ritenere ridotto a 30 giorni il periodo di ferie dei magistrati.