Clandestini – I cattocomunisti della Cei in soccorso al Pd. Attacco all’Italia e ai suoi parlamentari, definiti “”piazzisti da quattro soldi”
Galatino parla di accoglienza ma dimentica quando hanno buttato fuori i rom dal cortile della Basilica di San Paolo!
Roma, 11 agosto – Dopo il flop fatto dal presidente dei comunisti, Matteo Orfini, che al richiamo del rispetto delle regole anche da parte dei clandestini, ha replicato a Grillo, scrivendo: “Dopo le proposte sull’immigrazione manca solo che Grillo si iscriva alla Lega. Perché alla fine gli sciacalli si ritrovano sempre: a destra”, a dar manforte alla sinistra zoppicante corre il partito dei cattocomunisti.
Dopo gli scandali che emergono tra cooperative e associazioni “caritatevoli” per l’assistenza ai clandestini, definiti sempre immigrati, il segretario della Cei mons. Nunzio Galantino, in un’intervista a Radio Vaticana (cioè gioco in casa!) sul tema dell’immigrazione ha affermato “c’è un atteggiamento che viene purtroppo alimentato da questi quattro piazzisti da quattro soldi che pur di prendere voti, di raccattare voti, dicono cose straordinariamente insulse”.
Ci si chiede come un prete, che quando gli fa comodo gode della cittadinanza straniera, possa permettersi di offendere parlamentari della Repubblica Italiana definendoli “piazzisti da quattro soldi”.
Il Galatino, paladino comunista, ha una memoria molto corta. Dimentica quando il Venerdì Santo 2011, l’ora indagato (prima che venga detto da altri, lo diciamo noi!) sindaco Alemanno, come da programmazione, sgomberò del campo di Casal Bruciato, zona in periferia della città, asserendo – e mi sembra più che lecito se non per chi ha problemi di comprendonio – “l’accoglienza va data solo ai soggetti veramente fragili e la fermezza è necessaria”.
Forti delle parole del Santo Padre sull’accoglienza agli immigrati, ribadito con fermezza anche nel Natale 2012 “Quando si respingono profughi e immigrati non è forse proprio Dio stesso ad essere respinto da noi?”, gli sgomberati hanno ritenuto di spostarsi nella Basilica di San Paolo, struttura immensa e capiente, idonea ad ospitare tutti.
Il Vescovo Galatino si è dimenticato (che strano!) che le Autorità ecclesiastiche addirittura, hanno fatto intervenire la Gendarmeria Vaticana, che, approfittando dell’uscita degli uomini e bambini, ha chiuso i cancelli e messo le transenne, impedendo loro di rientrare.
Per la cerimonia Pasquale, cancelli piantonati e ingressi selettivi: fedeli si, rom no!
Nella S.Messa e benedizione pasquale, Benedetto XVI° ribadì il concetto di accoglienza ma i cartelli e le grida di “vergogna, Vergogna” all’indirizzo dei religiosi, finalmente intervenne la Caritas che, stranamente, per togliersi dalle scatole quelli che davano fastidio, si ricordò di avere una struttura idonea alla loro sistemazione.
Intanto il Cardinale Vicario Vallini, scrisse ai parroci per sistemare 15 famiglie nelle strutture parrocchiali, ma nessuno ha aderito.
Allora, eccellentissimo Monsignore, faccia il religioso ed i titoli offensivi li tenga per lei ed i suoi accoliti e finitela con il falso buonismo che ha portato l’Italia che vi ospita, alla rovina!
Pagate piuttosto le tasse dovute all’Italia e spiegateci perchè nel territorio italiano lasciato alla Chiesa (verso la quale nutro il massimo rispetto) con il nome Vaticano, non si può entrare esistono le frontiere e nel resto del Paese debbono essere abbattute!
Ah, i barboni appoggiati sotto il porticato di via della Conciliazione che equivale a San Pietro, non li vedete? O non fruttano nulla?
Ancora una volta, predicate bene ma .. razzolate proprio male!