IL PROBLEMA PRINCIPALE DELLOPPOSIZIONE SONO LE BATTUTE DI BERLUSCONI
Le parlamentari Anna Paola Concia, deputata del Pd, e Donata Gottardi, parlamentare europea del Pd-Pse, hanno dichiarato:
“Denunciamo Silvio Berlusconi, in qualità di presidente del Consiglio dei ministri italiano, alla Corte europea di Strasburgo per violazione degli articoli 8 e 14 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, a causa delle continue e ripetute dichiarazioni di disprezzo sulla vita e la dignità delle donne”.
La decisione, dopo lultima battuta pronunciata dal Cavaliere a Nicolas Sarkozy che stava illustrando i risultati del summit italo-francese svoltosi a Villa Madama, battuta che quasi nessuno era riuscito a carpire.
“Io e Silvio Berlusconi stava spiegando Sarkozy – abbiamo fatto riconoscere l’omologazione dei diplomi superiori che finora non c’era…”. quando Berlusconi si era avvicinato a lui interrompendolo e pronunciando a bassa voce una frase. Il Presidente francese con un sorriso imbarazzato riprendeva frettolosamente il suo discorso ufficiale dicendo: “Non sono sicuro di dover ripetere”.
Il mistero della frase, però, ha incuriosito i francesci e così, mercoledì sera, la televisione francese avrebbe tradotto il labiale di Berlusconi, ricostruendo le parole per ”Moi je t’ai donné la tua donna”, mischiando le due lingue. Se così, sarebbe evidente il riferimento alla signora Ssrkozy, litaliana Carla Bruni. I francesi. riproponendo le gaffe di Berlusconi, gli hanno assegnato lOscar della volgarità.
Altra primaria preoccupazione per le parlamentari italiane, sono la battuta alla giovane precaria di sposare un miliardario per risolvere i problemi economici; che per evitare gli stupri servirebbe un militare per ogni bella donna;
La lista delle parlamentari arriva ai desaparecidos argentini ed al Kapò di Strasburgo, dove un parlamentare europeo attaccò, coordinato visto che erano già pronti i cartelli, il presidente del consiglio Berlusconi. Si parla poi anche della moglie di Berlusconi, per attaccare il Presidente del Consiglio italiano.
Da Palazzo Chigi, intanto, arriva la smentita sulla frase a Sarkozy.
“La frase che il presidente Berlusconi ha detto sottovoce al presidente Sarkozy durante la conferenza stampa a Villa Madama, mentre si stava parlando del riconoscimento in Italia dei baccalaureati, era semplicemente: “Tu sais que j’ai ètudiè à la Sorbonne” (“tu sai che ho studiato alla Sorbona”), luogo ove egli avrebbe frequentato un corso estivo.
Mentre non si capisce perché Berlusconi avrebbe dovuto parlare con Sarkozy mischiando le due lingue, come attribuitogli dalla televisione francese e ben pubblicizzata in Italia dai mass media sempre pronti a infangare litalianità, la precisazione, stranamente, non ha risonanza..
Scusate, ma stavolta non capiamo noi dove sono le “continue e ripetute dichiarazioni di disprezzo sulla vita e la dignità delle donne”.
Se è vero che Berlusconi debba imparare a limitare le sue battute, visto che molte volte i destinatari o coloro che le ascoltano non le capiscono e bisogna poi impiegare mesi per spiegarle loro, è davvero preoccupante pensare che lopposizione italiana sia ridotta a dover combattere la maggioranza con le battute del suo premier, vere, travisate o non capite, perché certamente è impensabile che quelluomo possa essere impazzito.
Se invece si ritiene che lo sia, perché non si applica quel progetto di sottoporre tutti gli uomini pubblici a visita psichiatrica, magistrati compresi, che è stata tanto attaccata, criticata e rifiutata?
Se fosse così, potrebbe essere quello il modo di liberarsi di lui legittimamente!
Ma allora ecco spiegato perché la Nazione Italiana dopo 2 anni di governo di sinistra si è trovata in mutande!
Anziché riuscire a proporre e cercare soluzioni vere ai tanti problemi italiani certamente non ancora risolti dallattuale Governo e forse mai risolvibili, ci si preoccupa delle battute!
A questo punto, non rimane che dire al Presidente Berlusconi di continuare a lavorare per ricostruire lItalia, perché quello si può fare! tenendo conto che gli italiani lhanno votato e continuano a votarlo per risollevarsi dalla crisi in cui sono stati trascinati da chi forse non faceva battute non eccessivamente intelligenti, ma certamente non hanno nemmeno lavorato per sostenere lItalia.