Il… salto… dei Grillini, salva Bersani. Pietro Grasso eletto Presidente del Senato

Prima votazione al Senato della Repubblica e… prima sconfessione del “Grillismo”. Infatti aderendo alla logica partitica, 15 senatori del MoVimento 5 Stelle, hanno già tradito il loro principio, consentendo così al candidato del PD, di vincere sul Presidente uscente e salvando così Bersani dal tonfo.

Personaggio di indiscusse qualità, il già Procuratore Nazionale Antimafia Pietro Grasso, nel ballottaggio in quarta votazione, a scrutinio segreto, ha ottenuto 137 voti contro i 117 di  Schifani, venendo eletto Presidente del Senato nella XVII Legislatura, ed a cui vanno le felicitazioni e auguri di buon lavoro, anche da parte della Redazione del giornale “L’ “Attualita.it””.

Ma ritorniamo al ballottaggio.

A favore di Pietro Grasso, sono confluiti 15 voti esterni, che con l’esclusione dei centristi di Monti, hanno una sola provenienza: dal Movimento 5 Stelle.

Poiché nel  “Codice di comportamento” sottoscritto liberamente da tutti i candidati del MoVimento 5 Stelle, al punto “Trasparenza” è scritto: – Votazioni in aula decise a maggioranza dei parlamentari del M5S.” ed il Movimento, però, aveva scelto ufficialmente  di non sostenere alcun candidato, è evidente che anche i parlamentari Grillini si sono già integrati nel sistema politico Nazionale.

Secondo quanto riportato da “Repubblica”,  “secondo indiscrezioni sulla decisione presa per alzata di mano si sceglie di non votare Pietro Grasso”. E non mancano le indiscrezioni: “Se vince Schifani quando torniamo a casa a noi siciliani ci fanno un mazzo tanto…”  è quanto avrebbe detto un senatore siciliano durante la riunione dei grillini.”

Urla Grillo: “Nella votazione di oggi per la presidenza del Senato è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l’eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini con un voto palese. Se questo è vero in generale, per il MoVimento 5 Stelle, che fa della trasparenza uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di più. Per questo vorrei che i senatori del M5S dichiarino il loro voto”. “Se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze”…. caro Grillo, aspetta e spera …. “ca’ nisciuno è fesso….”.
Ma, forse, la poltrona Senatoriale è  troppo comoda per seguire gli ordini di scuderia… e speriamo che nessuna Procura voglia indagare su possibili “compravendite di voti….

Exit mobile version