Immigrati: continua il fumo della chiesa

 Nello scorso mese, avevamo parlato delle discordanze tra il dire ed il fare della chiesa cattolica sugli immigrati: il Santo Padre esortava . . .

Intanto dai microfoni della Radio Vaticana si registra il pesante intervento  del segretario del Pontificio consiglio per i migranti e gli itineranti monsignor Agostino Marchetto contro il Governo Italiano e l’Unione Europea. Il prelato sulla scia del Papa e di Bagnasco,  accusa  l’esecutivo italiano di giocare al ribasso sui diritti umani degli immigrati.
Da quale pulpito viene la predica! Ancora una volta, questi santi sacerdoti, parlano di accoglienza e di seguire gli immigrati, forse anche dimenticando gli italiani poveri. No, anzi, quelli no tanto che un sacerdote nel nord, ha seguito con devozione ed attenzione, persino nel letto matrimoniale,  una parrocchiana ed il vescovo ha rifiutato di ricevere il povero marito diventato animale da giogo e che era  andato a reclamare, perché “era troppo nervoso”. Che santità e che spirito di fratellanza!

Ma rimane sempre il problema: anziché continuare a inveire contro questo governo, perché non dicono loro cosa fanno oltre che, nel gestire il miele della beneficenza arraffato a man bassa e versato nel barattolo da distribuire, si mantengono tutto quello che rimane appiccicato alle mani e cioè la maggior parte del prodotto, distribuendo solo il fumo ai derelitti?