1987; nel pieno della “guerra fredda”, un Cessna 172, piccolo aereo monomotore da turismo, atterra nella Piazza Rossa a Mosca, avanti al Cremlino. Ai comandi, Mathias Rust, uno studente di 19 anni della Germania ovest che suscita stupore e incredulità fra i moscoviti.
I due avvenimenti hanno qualcosa in comune, il punto di cedimento di un impero.
Nel pieno della “guerra fredda” un piccolo aereo da turismo, pilotato da uno studente di 19 anni, supera tutte le barriere protettive dello stato più chiuso e protetto del mondo, la Russia, e atterra a Mosca, nella Piazza Rossa dopo aver infranto tutti i divieti e le illegalità che tenevano l’URSS isolata dal mondo. Era, chiaramente, il più grande segno di cedimento nel più grande impero di protezione di uno stato, quello sovietico. Di li a poco ci sarebbe stata l’ascesa di Gorbaciov al potere e la fine dell’URSS.
Oggi, 2016, siamo in pieno terrorismo e la Francia, rimanendo vittima dell’attacco del 13 novembre del 2015, ci ha dimostrato che nella sua difesa ci sono delle gravi carenze. Non abbiamo notizie più precise ma gli incidenti della Germania, definiscono una situazione da approfondire e da chiarire perché degli impianti pressoché perfetti, in una nazione che vanta una crescita economica del 23-24%, contro il 2-4% degli altri paesi, certi incidenti non avvengono…per caso.
Probabilmente non sarà accaduto l’”ipotizzabile” ma la coincidenza “terrorismo-incidente”, con la sua conseguenza, “nube tossica”, che costringe a casa 10.000 persone… da’ da pensare.