Roma, 22 gennaio 2019 – Non v’è alcun dubbio che stiamo attraversando uno dei momenti più difficili ed indecifrabili della nostra storia recente e nel frastagliato orizzonte politico non si intravedono prospettive incoraggianti e credibili, almeno nel breve e medio termine.
Ci corre l’obbligo, tuttavia, di precisare che viviamo in un regime libero e democratico in cui decide ancora il popolo sovrano da chi e come vuol essere governato, per cui se la barca va alla deriva, dovremmo recitare tutti insieme il “mea culpa”.
È anche vero che spesso l’essere umano prenda delle “cantonate” nel valutare e scegliere l’uomo giusto al posto giusto, vuoi per motivazioni ideologiche o per presunta o reale convenienza, e non sempre si riesca a rimediarvi subito e bene, ma queste, volenti o nolenti, sono le regole della democrazia.
Coerenti con la nostra linea autonoma e disincantata senza alcun condizionamento di parte, riteniamo che faremmo un grave affronto alla realtà quotidiana qualora sostenessimo che il programma dell’attuale governo giallo-verde non evidenziasse profonde anomalie e traguardi difficilmente raggiungibili, come reddito di cittadinanza ed abrogazione della legge Fornero.
È chiaro che nessuno mette in discussione la bontà delle proposte della Lega e dei Pentastellati, ma anche un povero non vedente si accorgerebbe che mancano le previste coperture finanziarie ed in molti casi gli strumenti per la loro corretta applicazione.
Troviamo alquanto stucchevole ripetere sempre che la colpa di questo malessere generale vada sempre addebitato ai Governi precedenti, perché finiremo ineluttabilmente per chiamare in causa Nerone e Caligola e forse anche Adamo ed Eva.
Secondo noi, le ormai imminenti elezioni europee stanno contribuendo in misura determinante ad evitare subito una crisi di Governo perché i due leader dei partiti di maggioranza non sono d’accordo su nessuna riforma importante.
Ed allora, Il dubbio amletico di shakespeariana memoria che arrovella i cervelli di tantissimi comuni cittadini è cercare di capire se coloro che hanno in mano le leve del potere siano dei dilettanti allo sbaraglio, oppure incalliti commedianti bramosi di conservare i loro privilegi, che non sono pochi e fanno gola a tutti, in particolar modo chi li aveva e con le recenti elezioni, li ha persi…