Flash – Wikileaks: Gli Usa spiavano l’allora presidente Berlusconi. Renzi: ‘Chiarire’

Emerge dai nuovi file. Telefonate monitorate anche in giorni di crisi di governo. Fortunatamente siamo amici e alleati..

Roma, 23 febbraio 201623:10NEWS – (ANSA) Le telefonate tra l’allora premier Silvio Berlusconi e i suoi collaboratori, ma anche conversazioni dirette con leader politici come Benjamin Netanyahu venivano monitorate dallo Special Collection Service (Scs), unità speciale dell’Nsa che opera sotto copertura diplomatica. E’ quanto emerge dai nuovi file di Wikileaks.

In particolare, sul suo sito web, l’organizzazione creata da Julian Assange pubblica il report dell’Nsa di un incontro tenutosi il 22 ottobre 2011 tra l’allora presidente del Consiglio, l’ex presidente francese Sarkozy e la cancelliera Merkel, nel quale Sarkozy avrebbe detto a Berlusconi che “le istituzioni finanziarie italiane potrebbero presto ‘saltare in aria’ come il tappo di una bottiglia di champagne e che ‘le parole non bastano più’ e che Berlusconi ‘ora deve prendere delle decisioni'”.

Le fasi che portarono alle dimissioni di Berlusconi sono state dunque attentamente seguite dall’Nsa. Secondo questi nuovi documenti, sono state intercettate le conversazioni di Berlusconi, del suo consigliere personale Valentino Valentini, del consigliere per la sicurezza nazionale, Bruno Archi, del viceconsigliere diplomatico Marco Carnelos, e del rappresentante permanente dell’Italia alla Nato, Stefano Stefanini. Quanto alla telefonata tra Berlusconi e Netanyahu, nello stralcio del documento dell’Nsa viene riportato che “Berlusconi ha promesso di mettere l’Italia a disposizione di Israele, nell’aiutare a rimettere a posto le relazioni di quest’ultimo con Washington”.

La Farnesina ha convocato l’Ambasciatore degli Stati Uniti d’America John Phillips per avere chiarimenti circa le notizie riportate da Repubblica e L’Espresso, secondo le quali il Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi e alcuni suoi stretti collaboratori sarebbero stati sottoposti a intercettazioni telefoniche nel 2011. 

“Ci accingiamo a chiedere informazioni in tutte le sedi, anche con passi formali, sulla vicenda di Berlusconi” svelata da Wikileaks:  ha annunciato il premier Matteo Renzi, secondo quanto riferito da diversi partecipanti, all’assemblea Pd al Senato.

Copasir chiederà chiarimenti a Minniti – Il Copasir chiederà al sottosegretario con delega all’Intelligence, Marco Minniti, chiarimenti sui documenti di Wikileaks pubblicati da Repubblica e L’Espresso, che danno conto di un’attività di spionaggio da parte degli Stati Uniti nei confronti dell’allora premier Silvio Berlusconi e di suoi collaboratori nel 2011. “Mi sembra doveroso – dice all’ANSA il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi – sottoporre la questione all’attenzione del sottosegretario Minniti nella sua audizione prevista per dopodomani”.

“Come già detto in precedenza, non conduciamo alcuna attività di sorveglianza di intelligence a meno che non vi sia una specifica e valida ragione di sicurezza nazionale. E ciò si applica a cittadini ordinari come a leader mondiali”, lo riferisce all’ANSA il portavoce del dipartimento di Stato Mark Toner. “Il presidente è stato chiaro sul fatto che, a meno che non vi sia uno stringente motivo di sicurezza nazionale, non monitoreremo le comunicazioni di capi di Stato e di governo dei nostri amici e alleati.

“Gli Stati Uniti e l’Italia godono di una lunga amicizia basata sui nostri valori condivisi e su una storia di cooperazione nel portare avanti interessi comuni in tutto il globo. In quanto alleati e partner, continueremo a lavorare a stretto contatto con l’Italia per proteggere la sicurezza collettiva dei nostri due Paesi e dei nostri cittadini”, ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Mark Toner.

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