“È pervenuta la notizia del commissariamento dell’IPA.
L’ARVU non entra nel merito del provvedimento in quanto non ritenuto di propria competenza che invece spetta ai componenti il CdA valutare se ritenuto ingiusto o immotivato ed eventualmente impugnarlo nelle sedi Giudiziarie.
È invece dovere dell’ARVU, che rappresento, sapere se corrispondono al vero, alcune notizie che riteniamo di estrema gravità per i dipendenti capitolini:
a) sembrerebbe che ad alcuni lavoratori del Comune che, per necessità, hanno dovuto chiedere un prestito, si siano visti applicare un interesse massimo mentre ad altri è stato praticato il minimo delle tariffe. Nell’applicarlo, quale è stato il criterio di valutazione?
b) l’ex Presidente FONTANELLI, se ha usufruito di prestiti, ha restituito la somma percepita? Risulta vera la notizia che la figlia abbia percepito la borsa di studio? Il tutto sarebbe grave, in considerazione che egli era presidente dell’Ipa, ma non dipendente comunale e pertanto non aveva alcun titolo per fruire di detti benefici;
c) il dipendente comunale Andrea De Simone, appartenente alla fascia C, con quale concorso, merito e titolo è stato promosso Dirigente, elargendogli uno stipendio da capogiro?
Mentre l’ARVU attraverso i suoi legali presenterà contestuale denuncia all’Autorità Giudiziaria e alla Corte dei Conti, chiederà il rimborso per tutti i colleghi che si sono visti applicare i tassi di interesse maggiorati.
L’ARVU, a tutela dei lavoratori capitoli, rivolge alla Sindaca un appello affinchè un bene quale l’Ipa non venga posto in liquidazione ma semplicemente ripulita dalle scorie e gestita da persone che hanno il senso del Buon Padre Di famiglia.
Seguiremo la vicenda ed informeremo i nostri iscritti e non, di quanto verrà deciso.
Mauro Cordova Presidente ARVU”