Pd: a cosa servono le primarie se poi il segretario viene sempre contestato?
Roma, 7 luglio 2017 – Sembra il gioco del solo contro tutti… Il Pd sbandiera ai quattro (ora otto con tutti gli aumenti che ci sono stati!) di essere l’unico partito che sceglie democraticamente il suo segretario, attraverso le “primarie”, la selezione dei candidati.
Ottima e giusta forma di democrazia!
Quello che non si capisce bene, però, cosa succede realmente visto che ogni operazione di questo tipo, viene contestata e vengono denunciati brogli.
Allora, queste primarie, sono reali a fasulle?
Con polemiche (degli esclusi!) si arriva al voto.
Con scelta democratica (ormai ci vuole?!), con scelta della maggioranza (principio di democrazia (?!), con un’operazione apparentemente trasparente, viene eletto il segretario ma rinascono le contestazioni di brogli (?!).
Eletto dalla maggioranza (?!) e nominato il Segretario, comincia la sua tortura quotidiana, con continue divergenze, contestazioni e fuoriusciti che si creano nuovi partiti, con a capo – strano a dirsi – i candidati-avversari appena battuti.
Da queste poche righe, balza evidente che la “democrazia” nel Pd, è quello che si fa se lo dico io, se perdo e non riesco a buttarti fuori, me ne vado e mi creo un mio regno per contestarti anche sul consumo dell’aria che respiri. Allora, se ad ogni proposta e decisione, Renzi, deve essere sempre contrastato, per cosa lo hanno votato?
Misteri comunisti… come le leggi approvate con urgenza in questi giorni ma stranamente nessuna che riguardi il benessere dei cittadini italiani… ma l’importante è arrivare al prossimo anno e aver maturato la pensione…
E l’italiota, abbocca…