Politica

L’INFORMAZIONE MANIPOLATA

Sono molte le ragioni per le quali si può affermare che l’Italia è un Paese anomalo.

Certamente le anomalie esistono in tutto il mondo ma da noi sono riscontrabili in misura tale da configurarsi alla stregua di fatti scandalosi.
Basta citare qualche esempio.
Da oltre sessant’anni la nostra ineffabile classe dirigente fa sopravvivere quel pasticciaccio dell’art. 7 della Costituzione: in nessun’altra Costituzione del mondo esiste l’assurdità giuridica di inserire un trattato internazionale (Patti Lateranensi del 1929) nella Carta fondamentale dello Stato.
Qualunque giurista, degno di questa qualifica, definirebbe quel pasticciaccio come una “mostruosità”.
Altro esempio: le informazioni mass mediatiche vengono smaccatamente manipolate dagli oligarchi
dei partiti e delle lobby in modo tale da confondere le idee della gente.
Scendendo nei dettagli, va evidenziato un fatto inconfutabile : la RAI, pur essendo un servizio pubblico, viene gestita con il metodo della lottizzazione privata ad esclusivo beneficio dei poteri forti.
In sostanza, chi non è (e non vuole essere) “in quota” di alcun notabile non ha alcuna probabilità di accesso ai programmi.
Chi non intende farsi raccomandare da alcun “padrone del vapore” viene completamente ignorato, anche se possiede titoli e proposte da avanzare in merito all’educazione della gioventù, alle urgenti riforme istituzionali, a nuovi sistemi di selezione della classe dirigente.
Constatato che il suddetto “servizio pubblico” consiste in un’autentica burla ai danni degli utenti
(che pagano un canone annuo di oltre cento euro) il Movimento Salvemini propone di privatizzare la RAI per conseguire due risultati utili: riempire le semivuote casse dell’Erario e garantire la libera informazione mediante concorrenza tra emittanti private.
Altro esempio di anomalie: consistenti settori della Magistratura, violando un principio fondamentale della Costituzione, fanno politica avviando inchieste giudiziarie “ad orologeria” in vista di elezioni e cercando di far cadere i governi a colpi di avvisi di garanzia.
A proposito, per quale ragione gli errori giudiziari vengono risarciti a carico dell’Erario anziché a carico del singolo giudice che ha sbagliato ? E’ sconcertante il fatto che non sia stata ancora emanata una legge “ad hoc” nonostante un referendum popolare di molti anni fa avesse fatto
trionfare il principio della responsabilità personale del giudice.
Di quale riforma della Giustizia stanno oggi blaterando i moderni azzeccagarbugli?
Ennesima anomalia: tutti i politici giurano pubblicamente di prodigarsi “ per il bene del Paese” ma come si spiega il fatto che l’economia del Paese sta andando a rotoli creando nuovi disoccupati ?
Perché quasi tutti gli appalti pubblici sono pilotati dai soliti politicanti che si autodefiniscono “esperti raffinati”?
Come mai la questione morale, la questione meridionale, lo scontro velenoso tra coloro che
occupano cariche istituzionali costituiscono problemi insoluti a distanza di 150 anni dall’Unità d’Italia?
La riforma più urgente è quella che dovrebbe modificare la “forma mentis” dei reggitori della “res publica”.
Ma é un obiettivo difficile da raggiunger, constatato l’alto grado di inquinamento del sistema informativo (lottizzato fino al midollo) e considerata la corruzione che viene alimentata dagli attuali meccanismi elettorali.
Bisogna seminare oggi per poter raccogliere domani.
Bisogna impedire ai detentori dei poteri forti di soffocare la democrazia.
Non dobbiamo permettere che si continui ad imbavagliare coloro che hanno diritto ad accedere ai “servizi pubblici” finanziati da denaro pubblico.
Quanta amarezza ci procura il constatare che il nostro Paese é diventato lo zimbello della stampa estera ! Solo quando riusciremo ad abolire lo squallido “metodo Caligola” e ad introdurre nella nuova Costituzione il principio della Demo-merito-sorte-crazia potremo sperare di vivere in un Paese normale.
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