Due aspetti di un unico problema
Roma, 28 agosto – Ieri mattina, il cielo di Piazza del Popolo, a Roma, è stato invaso da palloncini con centinaia di Agenti della Polizia di Stato, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale dello Stato, unitamente a numerosissimi Vigili del Fuoco provenienti da tutta Italia, che hanno organizzato un momento speciale donando il sangue alla presenza in Piazza di un’autoemoteca della Regione Lazio e dell’Associazione Nazionale Donatori Volontari Polizia di Stato.
E’ stata la programmata, attesa, grandiosa protesta dei Sindacati Autonomi della Consulta Sicurezza e Soccorso Pubblico, tutti uniti sinergicamente nel richiedere al Governo una vera riforma della Sicurezza, per dire no alla chiusura di presidi e per chiedere al Governo il rispetto delle promesse sul tetto stipendiale e rinnovo contrattuale, fermo da cinque anni. Decine di litri di sangue sono stati donati dai manifestanti e anche dai cittadini. Sono stati distribuiti volantini e la Banda Musicale dell’Associazione Nazionale Polizia Penitenziaria ha intrattenuto con marce e con l’inno nazionale. Presenti anche i Parlamentari leghisti Erika Stefani e Nicola Molteni e Aldo Di Biagio del Gruppo per l’Italia, il delegato Cocer Esercito Girolamo Foti, con esponenti e rappresentati del Partito Nazionale dei Diritti.
Passando ad altro argomento parimenti importante, sullo stesso piano vogliamo porre il mancato sostegno alle FF.OO da parte della Politica, alla programmata riforma della Giustizia, anche questa avviata su un piano di incertezze. E così, va detto che con un Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) “prorogato”, cioè impossibilitato perché non c’è stata la nomina dei membri laici (sembra si procederà l’11 settembre) ad esprimere pareri su leggi importantissime da approvare, si disquisisce sulla riforma dello stesso CSM che si vuole ovviamente modificare…si spera non con un forte ridimensionamento dell’autonomia e dell’indipendenza dei Magistrati potenziando la componente laica nominata dal Parlamento rispetto a quella togata, con l’enorme pericolo, tutto italiano, che a controllare i Magistrati sarebbe la prima, con le conseguenze da tutti i benpensanti (ma ce ne sono ancora?) facilmente intuibili. Infatti il pericolo è lo strapotere dei laici rispetto ai togati. Però, “l’epocale riforma della giustizia” dell’estate 2014 inizia dalla responsabilità civile dei Magistrati….per la quale già intravediamo in futuro, oltre alle giuste, motivate, istanze previste per legge, anche migliaia e migliaia di ricorsi capziosi fasulli e depistanti di risarcimento danni che porteranno all’auspicato blocco della giustizia. Sappiamo poi che l’organico dei Magistrati italiani è composto da circa novemila unità, circa mille unità in meno rispetto all’organico, quindi una carenza oltremodo pesante cui si potrebbe ovviare con un provvedimento intelligente a costo zero, quale quello di abolire il processo di secondo grado, quello di Appello, che da ambiti qualificati è ritenuto inutile.
Sappiamo che gli anni persi per il processo di 2° grado sono anche 4, e se fosse soppresso, si potrebbero recuperare circa 1200 Giudici (tra Corti giudicanti e Procure Generali); l’organico dei Tribunali potrebbe essere aumentato quasi per la metà; il carico di processi pro capite diminuirebbe di conseguenza; i processi sarebbero più rapidi. Poi, la vera spending review, sarebbe quella di togliere i soldi ai mafiosi…ma in modo certo e con l’emanazione di norme implacabili, soprattutto non accompagnate dalla solita grancassa giornalistica “portaingiro”. Ma per far ciò sarebbe necessario rivisitare la materia potenziando le misure di prevenzione patrimoniali per confiscare i beni, non certamente implementate dal tanto decantato Codice Antimafia del 2010.
Attendiamo, quindi, fiduciosi le provvidenze nei confronti delle benemerite Forze dell’Ordine in tandem con i provvedimenti per la Giustizia……due ambiti di uno stesso unico gran tema, quello della sicurezza dei Cittadini!!