La lobby degli epuloni governa il mondo
Democrazia, libertà, sovranità popolare e via dicendo. Gli oligarchi della politica continuano a sbandierare queste parole pur essendo consapevoli di mentire. Milioni di elettori credono di partecipare alle decisioni dei leaders solo perché inseriscono schede dentro le urne. Pensano che il loro voto venga preso in considerazione dagli oligarchi.
Poveri illusi! Non hanno ancora capito che le scelte fondamentali sono effettuate da coloro che posseggono enormi somme di denaro. Negli U.S.A., ad esempio, la Exxon-Mobil (società petrolifera che guadagna annualmente 500 miliardi di dollari) è in grado di condizionare non solo il Congresso ma anche alcuni scienziati, al fine di negare gli effetti devastanti del cambiamento climatico provocato dal gas-serra. Finora, infatti, il Congresso ha bocciato il Protocollo di Kyoto. Queste subdole manovre sono state smascherate dal New York Times, da Greenpeace, dalla Global Climate Coalition e da Steve Coll nel recente libro “Private Empire”.
Non solo durante gli otto anni di Bush alla Casa Bianca ma perfino oggi con Obama l’influenza della Exxon (una delle più potenti lobby del mondo) ha impedito al Congresso di approvare la Cap-and-Trade con cui Obama avrebbe limitato le emissioni di anidride carbonica (che ben presto renderanno inabitabile il pianeta). La Exxon ha speso milioni di dollari per finanziare la propaganda negazionista del surriscaldamento globale. Ma i profitti realizzati sono enormemente maggiori. Chi ha denaro può comprare tutto e tutti. Soprattutto voti e grandi spazi nei media.
È noto che lo “sterco del diavolo” ha sempre governato il mondo. Le elezioni “democratiche” sono spesso una colossale messa in scena per legittimare decisioni prese molto prima delle consultazioni elettorali. La vera sovranità appartiene ai re di denari.
Per quanto riguarda l’Italia la vigente Costituzione ha dato vita non ad una Repubblica democratica ma ad una Repubblica lobby-pluto-cratica fondata sulla corruzione e sulle connivenze con la malavita.
Urge, pertanto, una nuova Assemblea costituente per redigere una Costituzione che impedisca il perpetuarsi dello strapotere degli oligarchi, usurpatori della sovranità popolare.