Loro dicono: “Non c’è sicurezza senza diritti” – Noi diciamo: “Non ci sono diritti senza sicurezza”
Agli strombazzatori della rivendicazione dei diritti (soltanto diritti) consigliamo di meditare
attentamente sugli insegnamenti di Mazzini: non esistono diritti senza osservare
determinati doveri. Diritti e doveri sono due facce di una stessa medaglia. Invocare soltanto diritti senza fare minimo cenno ai doveri (il rispetto della vita, dellincolumità personale, dellordine pubblico, della proprietà privata, delle opinioni altrui, delle fedi religiose e via dicendo) significa pretendere tutto senza dare niente in cambio.
È un comportamento assolutamente sleale, oltrechè egoistico.
I predicatori di questa dottrina quando affermano che non cè sicurezza senza diritti si comportano come quei sofisti che furono ridicolizzati da Socrate: parlano tanto senza dire nulla di sensato. Discettano per accertare se è luovo ad essere prodotto dalla gallina oppure se è la gallina ad essere prodotta dalluovo.
Sono cialtroni e furbastri che mentono sapendo di mentire.
A che serve sancire i diritti alla vita e alla libera circolazione se un cittadino può essere aggredito da un drogato o da un ubriaco che sbuca improvvisamente dal buio?
Condividiamo pienamente la decisione del Governo di mobilitare tremila soldati da affiancare alle Forze dellOrdine per controllare le zone a rischio.
Se, dopo alcuni mesi, questo provvedimento si rivelerà efficace dobbiamo augurarci che venga esteso a tutto il territorio nazionale.
I diritti (tutti i diritti) possono essere concretamente esercitati solo in una società organizzata sul principio di legalità (certezza del diritto e della pena).
Prima bisogna garantire la sicurezza delle persone, poi si potrà sperare che i diritti umani vengano efficacemente esercitati.
Altrimenti trionferebbe il caos.
Ma non è forse proprio questo il vero obiettivo dei moderni sofisti?